La “modest fashion”, la moda che rispetta le prescrizioni religiose islamiche, ha sempre più seguaci. Il fenomeno ispirato dalla volontà di affermare la propria identità nell’attuale contesto di mondializzazione sta generando un mercato che vale milioni di dollari. Molti brand internazionali, tra loro Dolce & Gabbana, Tommy Hilfiger, Asos, Nike e altri, hanno aderito a questa tendenza pudica e contemporanea, ma le vere promotrici della moda islamica sono le influencers e le hijab-fashionist che hanno saputo affascinare le masse di followers che le seguono sulle reti social.
Habiba Da Silva di « Lifelong Percussion » fa parte di queste influencer che hanno saputo promuovere lo stile musulmano al grande pubblico. Nel 2016, la giovane britannica, figlia di brasiliani e libanesi, ha lanciato una linea di hijab “Skin” rivolta alle donne velate per andare incontro ai diversi incarnati delle sue clienti. La giovane imprenditrice ha un canale YouTube sul quale posta tutorial di maquillage e styling dedicati alle donne musulmane di tutto il mondo. Habiba afferma : “Essere se stessa in un mondo in cui tutti hanno da dire su quello che indossate, su quello che fate e su quello che dite, non è facile … portare l’hijab non impedisce di condurre british normale”.
Leena Asad, palestino-américana è la sola a portare l’hijab nella sua famiglia. La giovane influencer ha deciso di indossare il velo alla fine del liceo. E’ infermiera, fa sport e ha fatto del suo vissuto di donna attiva americana il suo marchio di fabbrica. « With love, Leena » pubblicizza la sua vita di donna musulmana nelle reti social dove conta migliaia di followers.
Amena Khan, un’altra british, è stata una pioniera della moda pudica. Ha lanciato il suo brand “Pearl Daisy” e vende hijab supportati da tutorial online per insegnare a portarli in modo elegante. Durante il sacro mese di Ramadan offre uno sconto del 20% su tutta la linea. Ha realizzato un suo concept, “hoojab”, che la combina un cappuccio “hood” con un normale hijab. Promuovendo la tendenza hijab lotta contro lo stereotipo della “donna musulmana oppressa”. Nel 2018 il suo accordo con L’Oreal fu annulato, dopo una sola settimana, a causa di alcuni suoi tweet molto critici verso Israele durante la guerra di Gaza del 2014.
Salima Aliani, è d’origine francese, ha iniziato truccando le sue amiche. E’ stata lanciata nel 2015 tramite un concorso dell’Oreal Paris, nell’ambito del festival di Cannes dove è stata sponsorizzata da Eva Longoria et Leila Bekhti, due delle testimonial del brand.
Ha un canale YouTube :“Salima le vaut bien” e oggi deve la sua notorietà ai tutorial sui turbanti e la promozione della “moda pudica”
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