All’indomani della morte del leader di Daesh Abu Bakr al Baghdadi e la conferenza di domenica in cui Trump ha ufficializzato la notizia che già da qualche ora circolava sui media, rimangono molte domande sulle origini misteriose del gruppo terroristico.
Wikileaks aveva già da tempo pubblicato le e-mail della Clinton da cui si evinceva chiaramente la relazione fra la nascita dell’Isis e gli USA. Trump stesso fece di questo coinvolgimento uno dei suoi cavalli di battaglia durante le elezioni affermando che la Clinton ed Obama fossero i ‘‘creatori dell’Isis’’.
Ma già prima dell’Isis, c’era un il filo rosso che connetteva gruppi terroristici in Medio Oriente e USA.
Nel 2016, stesso anno in cui il coinvolgimento USA con l’Isis fu smascherato da Wikileaks, uno dei contraenti della compagnia di relazioni pubbliche inglese Bell Pottinger rivelò al Bureau of Investigative Journalism (l’Ufficio di Giornalismo Investigativo), la famosa no-profit di news londinese fondata nel 2010, il pagamento da parte del Pentagono di mezzo miliardo di dollari per produrre materiale informatico falso da attribuire ai terroristi.
‘‘Il personale dell’agenzia ha lavorato a fianco di alti ufficiali militari statunitensi nel quartier generale […] di Baghdad mentre l’insurrezione infuriava all’esterno. L’ex presidente di Bell Pottinger, Lord Tim Bell, ha confermato al Sunday Times, che ha lavorato con l’Ufficio della Presidenza su questa storia e che la sua azienda aveva lavorato a un’operazione militare “segreta” “coperta da vari accordi di segretezza”. Bell Pottinger riferì al Pentagono, alla CIA e al Consiglio di sicurezza nazionale del suo lavoro in Iraq, ha detto’’
La cifra pagata dagli USA all’azienda Bell Pottinger è stratosferica e fu utilizzata per produrre, fra le altre cose, falsi video di terroristi (simili a quelli dell’Isis che purtroppo siamo abituati a vedere).
Ora che a detta dell’amministrazione Trump al Baghdadi è morto, guardando indietro ci si chiede quale sia stato il livello di coinvolgimento di alcuni Stati dietro al fenomeno del cosiddetto ‘’terrorismo islamico’’, termine infelice e che accosta due termini che hanno ben poco in comune e che visti i fatti discussi sarebbe da associare più a certi Stati.
Che gli Stati storicamente abbiano utilizzato da sempre strategie d’inganno per perseguire interessi economici non è un mistero, quale sia stato il coinvolgimento degli USA dall’11 Settembre in poi con i vari gruppi terroristici in Medio Oriente invece non è ancora del tutto chiaro.
Come in molti crimini, spesso vi sono complici, soprattutto quando la portata del crimine è maggiore. Nel caso dei finanziamenti USA a Bell Pottinger, la cui la sola punta dell’iceberg ha fatto emergere mezzo miliardo di dollari, alcuni dei complici sono emersi : buona parte dalla stampa che di questa storia ha parlato troppo poco e che ha dimenticato troppo in fretta. Un caso di omertà da manuale.
Nessun commento