Far saltare in aria la moschea di Colle Val D’Elsa: era questo, secondo gli inquirenti, l’obbiettivo dei 12 militanti di estrema destra arrestati stamani dalla polizia di Siena a seguito delle intercettazioni condotte dalla Dda e dalla Digos di Firenze. Manomettere le condutture del gas nella struttura per fare una strage: un progetto criminale preciso e dettagliato che era già in stato di avanzamento con sopralluoghi del gruppo intorno alla moschea.
Ed è proprio grazie agli strani movimenti degli estremisti intorno alla moschea che la polizia è riuscita ad intercettarli e scoprire il piano. “Noi come ci si move, noi siamo guardati non a vista..di più” si sarebbe lamentato uno dei membri del gruppo che temeva di essere proprio nel mirino delle forze dell’ordine.
Non solo, i membri di questa presunta cellula terroristica inneggiavano sui social al nazismo. Stamani durante le vaste perquisizioni in alloggi e capannoni nel fiorientino riconducibili agli indagati, la Digos avrebbe rinvenuto armi e altre materiale bellico.
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Secondo gli inquirenti c’era l’idea di creare una struttura paramilitare “qualificata pronta per ogni evenienza” una sorta di “guardia nazionale repubblicana” pronta ad intervenire “armi alla mano, senza chiamare le forze dell’ordine e fare giustizia sommaria“.
I 12 fermati, che non hanno precedenti, sono ora indagati per detenzione abusiva di armi correlata alla costituzione di un’associazione con finalità eversive.
Uno scenario che il responsabile della moschea di Colle Val D’ Elsa Sami El Shami definisce “preoccupante e conseguenza del clima di odio alimentato dai partiti di destra. Stanno soffiando sul fuoco dell’islamofobia e questi sono i risultati“. E continua l’imam:” ringraziamo le forze dell’ordine che sono riuscite a sventare questo attentato, ora chiediamo protezione e sicurezza per tutti i luoghi di culto.”
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