La base militare ospitante truppe USA colpita dai missili dei Pasdaran è una delle più grandi e dell’Iraq.
La prima rappresaglia iraniana per l’omicidio del generale della Quds Force Qassem Soleimani si è concretizzata con un attacco missilistico compiuto da lle Guardie della Rivoluzione contro la base aerea di Ain Al-Assad in Iran, base situata nella provincia occidentale di Anbar che ospita forze armate americane.
Ain Al-Assad è una delle strutture militari più grandi e antiche in Iraq e fu costruita negli anni ’80 per l’esercito iracheno nel deserto a circa 160 chilometri a ovest di Baghdad.
Dopo l’invasione americana nel 2003, divenne una delle basi più grandi per le truppe americane, oltre alle forze armate statunitensi e irachene, la base aerea ha ospitato anche partner della coalizione guidata dagli Stati Uniti come Danimarca e Regno Unito.
La base ospita circa 1.500 uomini, militari statunitensi e della coalizione.
Nel dicembre 2018, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha visitato Ain Al-Assad in segreto scatenando le proteste degli iracheni che chiedevano l’espulsione delle forze americane.
Durante quella visita Trump aveva detto: “è piuttosto triste aver bisogno di questa segretezza per incontrare le truppe statunitensi.”
Sempre secondo Trump: “Triste quando spendi $ 7 trilioni in Medio Oriente, e per venirci devi farlo con questo dispiegamento di sicurezza con gli aerei ovunque e tutte le migliori attrezzature del mondo”.
Nel dicembre 2019, il vicepresidente americano Mike Pence ha visitato al-Assad per celebrare il Giorno del Ringraziamento.
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