Ieri a Parma si è scritto un piccolo pezzo di Storia, nell’anno in cui la città sarà Capitale della Cultura, abbiamo svolto la prima khutba (Sermone) del venerdì nell’ateneo fondato nel 962, uno tra i più antichi al mondo.
Un paio d’anni fa Sara Mahfoud assieme ad altri studenti hanno fondato ASMU l’associazione degli studenti musulmani e hanno fatto richiesta per avere uno spazio dove poter pregare. La richiesta è stata accettata ed è stato concesso uno spazio riservato ai musulmani, qualche tappeto, qualche libro, una piccola moschea universitaria insomma.
Passano un paio d’anni, gli studenti vanno e vengono, nuove matricole e futuri laureati, poi la scelta di Sara Benchouchane che mi chiede se fossi disponibile a fare la khutba per venerdì 17. Da qualche mese faccio la khutba nelle due moschee di Parma o la traduzione perché gli imam non hanno voglia di imparare l’italiano e non tutti i musulmani sono arabi.
La khutba si farà, a dar la disponibilità sono pochi, Sara mi conferma che forse saremo pochissimi, ma si va avanti comunque. Così parte l’annuncio su instagram e i messaggi via whatsapp tra studenti.
Venerdì 17 quindi è stato il grande giorno, mi avvio verso l’università e trovo due ragazze ad aspettare, iniziano ad arrivare piano piano altre ragazze e poi finalmente qualche ragazzo. Finiamo per essere circa una ventina di persone. I ragazzi stanno davanti e le ragazze dietro, senza nessuna divisione tra noi, così mi metto davanti a tutti e inizia la funzione del Venerdì.
Un discorso molto semplice sull’importanza di essere musulmani attivi nella società a partire dalle cose semplici, sul valore della sala di preghiera universitaria e su come noi in quella sala, quelle poche persone, stavamo nel nostro piccolo scrivendo la Storia. L’emozione ci ha toccato il cuore e tutti avevamo gli occhi rossi, colmi di lacrime dell’emozione, i ragazzi cercavano i fazzoletti, le ragazze usavano il loro hijab per asciugare le lacrime. Il du’a, (l’invocazione) finale per il buon esito della sessione d’esame, mi sembrava doveroso, e poi la preghiera.
Al termine della preghiera discutiamo se fosse fattibile fare la khutba una volta al mese o una ogni due settimane, ma poi tutti hanno chiesto se fosse possibile farla ogni venerdì e ora ASMU si prepara a una nuova sfida.
Nessun commento