Una delle manifestazioni più ridicole del politically correct ipocrita finto- femminista è, in questi giorni, la polemica su Amadeus che avrebbe detto di essere lusingato dall’ avere una sua collaboratrice “che sa stare un passo indietro”. La collaboratrice è la valletta Francesca Sofia Novello, nota peraltro per essere la fidanzata di Valentino Rossi, insomma la solita bella ragazza che fa figurare lo spettacolo, tutto qui.
Il problema caso mai non sarebbe Amadeus ma l’uso della donna al pari di ancella televisiva. Questo però non l’ha detto nessuno perché modelle famose svestite sono ovunque senza che i loro manager o i pubblicitari vengano accusati di sessismo, anzi essere nuda, schiava dell’estetica e del trucco ( con annesso bullismo verso le donne sovrappeso, non belle o non giovani ) in questa società ipocrita è il massimo della liberazione.
Ma il pensiero unico finto femminista deve trovare il capro espiatorio in ogni possessore di organo maschile quindi quando gli conviene trova sessismo dappertutto mentre si tratta semplicemente di una questione di ruoli.
Se devi fare la valletta quello fai e se devi fare il maggiordomo idem. Non puoi stare un passo avanti.
Non s è mai visto un maggiordomo di una contessa o il vicedirettore uomo di una direttrice di scuola, ospedale o quotidiano lamentarsi perché deve stare un passo indietro.
Nel primo caso non può ma nel secondo dipende solo da quanto vale, donna o uomo che sia se farà il passo avanti
La società funziona perché ci sono i ruoli senza i quali sarebbe un manicomio. Cosi è sul lavoro, a scuola, in casa, ovunque.
Questo non significa che la donna debba solo fare solo la madre o che il padre non debba cambiare un pannolino. Ma significa che il ruolo di madre, di sposa e di colei che rende possibile la vita agli altri va reso sostenibile. All’interno di questo quadro si inserisce la possibilità del lavoro. L’uomo deve avere nell’ambito della giornata spazi per la sua famiglia ed eventualmente anche per partecipare alle faccende domestiche e stare con i suoi figli. Altrimenti di cosa stiamo parlando?
Cosi come un corpo è dotato di organi, ognuno dei quali svolge la sua funzione cosi la società è dotata di organi ed ognuno è incasellato dov’è previsto e a volte giusto ed opportuno che stia.
Detto ciò, esiste l’ingiustizia ed esiste anche il sessismo ma non c’entra con questa vicenda.
E allora tutti coloro che vogliono veramente aiutare le donne si mettano bene in testa che è altro il sessismo.
E che è sessismo anche costringere all’emigrazione delle donne perché con il velo non trovano lavoro come accade quotidianamente in Italia. Sessismo contro chi si laurea e si masterizza e poi attacca la laurea al chiodo perché velata non lavori. E’ sessismo non assumere le madri o viceversa criminalizzare le madri di famiglia numerosa come se fosse un delitto partorire invece di ricorrere alla famigerata soluzione dell’aborto. Chi ha diversi figli viene criminalizzata sui social come “coniglia” o come “zingara irresponsabile” ed altri epiteti deprimenti perchè la famiglia non rappresenta più un valore ma un peso, e la pedofobia è molto diffusa .
Ed è ridicolo ritagliare addosso all’uomo un ruolo di mammo che non esiste invece di spingerlo a fare quello che ha sempre fatto: mantenere e proteggere la prole cosa che risulta sempre più difficile perché nel mercato del lavoro italiano i lavori poco qualificati delle donne servono più di quelli degli uomini. Lo stereotipo del maschio violento e stupratore o effeminato e inutile inoltre distrugge la fiducia che le donne devono avere nei propri mariti, padri, fratelli .
Costruire un modello di famiglia dove l’uomo esercita il suo ruolo cosi come la donna ed insieme collaborano al benessere del nucleo familiare in serenità ed armonia, è una cosa che questa società fintamente avanzata, ma in realtà abbastanza moribonda non riesce a fare. Occorre farlo insieme uomini e donne.
Altro che Sanremo .
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