Ciclicamente la stampa italiana viene inondata da bufale sulla legalizzazione del matrimonio con bambine in Turchia, la questione molto diversa ma evidentemente a molti piace credere a queste falsità invece di approfondire. I governi guidati dall’AKP di Erdogan negli ultimi anni hanno messo in campo misure molto dure contro la pedofilia, lo strupro e hanno legiferato per migliorare la condizione delle donne.
L’abolizione degli sconti di pena in caso di crimini come omicidio, stupro e violenza domestica che colpiscono donne e bambini è stata caldeggiata pochi mesi fa dal Ministero per le a Politiche familiari di concerto con il Ministero della Giustizia con la piena approvazione dell’AKP e del Presidente Erdogan.
Questa misura è stata presa perché i Tribunali facilmente riducevano le pene ai rei per buona condotta esattamente come avviene nel nostro “avanzato” paese.
Di fronte alla disgustosa campagna di stampa occidentale attuata sia dai media mainstream europei sia dalle femministaiole militanti che dalle associazioni dei diritti umani a corrente alternata, vorrei far presente che in una situazione tutt’altro che facile ed in presenza di una mentalità assai arretrata nelle zone montane del Paese e nelle aree rurali, l’AKP si è sempre battuta a favore della presenza delle donne nello spazio pubblico in pienezza di diritti.
Due anni fa in occasione della Festa dell’otto marzo Erdogan ha dichiarato “Dobbiamo lavorare di più per eliminare completamente la violenza contro le donne. C’è bisogno di un cambiamento di mentalità e lo Stato, le università e la società civile hanno il dovere importante di fornire una soluzione a questo problema. Credo che lo risolveremo con il potere che attingiamo dai nostri valori civici basati sulla nostra Storia e cultura “.
La donna turca infatti storicamente ha sempre avuto un grande peso nella famiglia su un piano di eguaglianza accanto all’ uomo.
Erdogan vuole offrire le maggiori opportunità alle donne, recuperando l’essenza del messaggio spirituale dell’Islam battendosi per la difesa di donne e bambini da norme consuetudinarie che nulla hanno a che fare con la religione, come i matrimoni forzati delle minori e da qualunque forma di violenza maschile .
Nel 2018 di fronte ad alcune affermazioni oscurantiste di alcuni imam in Turchia Erdogan ha affermato: “Di recente, alcune persone che affermano di essere Sapienti hanno rilasciato dichiarazioni in contraddizione con la religione. È difficile da capire e non hanno posto nei nostri tempi. Non sanno che l’Islam ha bisogno di un aggiornamento costante. Non è possibile applicare le pratiche di 15 secoli fa oggi. L’Islam cambia e si adatta alle condizioni di epoche diverse. Questa è la bellezza dell’Islam”.
Come ha fatto notare Davide Puente in un articolo dove viene fatto debunking alla disinformazione esistente nei media su questa questione, la Costituzione e la normativa turca puniscono assai severamente la pedofilia, lo stupro ed il rapporto illecito con una minore, senza citare limiti di età per i due contraenti il rapporto stesso, con pene molto più severe rispetto all’Italia.
Al punto che il “rapimento per matrimonio” che è consuetudine in alcune zone rurali può portare il ragazzo innamorato di una quattordicenne e pienamente corrisposto all’incriminazione per stupro o addirittura per pedofilia. La presentazione di un emendamento per stabilire l’età e le condizioni in cui effettivamente si tratta di stupro o pedofilia, da parte dell’AKP alcuni giorni fa, ha portato alcuni organi di stampa a risuscitare l’odio verso il premier turco accusato di aver sdoganato la pedofilia e annullato le pene allo stupratore che accetta di sposare la ragazza.
Quando non si tratta di stupro ma di un “matrimonio per ratto” quella che da noi si chiamava “fuitina” con rapporto consensuale e non di matrimonio forzato che è islamicamente illecito e nullo, punibile dalla legge civile turca e anche da quella religiosa. .
La difesa occidentalista di leggi neocoloniali calate dall alto che incidono negativamente sugli ambienti rurali, come la fissazione dell età legale del matrimonio porta solo all’aumento degli aborti illegali e delle nascite fuori dal matrimonio. Se la gente è abituata a sposarsi a 12 anni non c’è legge che tenga lo faranno comunque illegalmente con matrimoni non registrati come accade ancor oggi in alcune zone montane del Marocco fino a che non cambiano le condizioni di vita. Eppure il Marocco ha leggi avanzatissime di tutela della donna che però diventano grida manzoniane in zone in cui lo Stato non esiste.
L’uguaglianza di genere e l’azione affermativa per le donne sono in cima all’agenda del governo con diverse circolari ministeriali, articoli di legge contro femminicidi, violenza domestica matrimoni forzati. Ma non solo, il presidente Recep Tayyip Erdogan si è impegnato a porre fine a “ogni tradizione dell’era dell’ignoranza verso le donne”.
Le donne sono rimaste a lungo indietro rispetto agli uomini in ogni campo finchè non è arrivata l’AKP.
Negli ultimi anni, il governo ha lanciato una serie di incentivi per le donne che lavorano, dai congedi di maternità più lunghi al sostegno finanziario per le esigenze di asilo nido, nonché i pagamenti ai nonni che si prendono cura dei nipoti con genitori che lavorano.
Invece in Europa si scopre che una buona parte delle preadolescenti fa sesso tranquillamente a 11 o 12 anni chissà con chi ma questo non è stupro è “libertà”. Ovviamente non vengono sposate ma usate e gettate tranquillamente come un kleneex però noi siamo una “democrazia avanzata” e ce lo possiamo permettere, tanto ci sono gli anticoncezionali e al limite si abortisce.
La donna è ridotta a sfogatoio delle pulsioni maschili con buona pace della dignità umana e nessuno ne parla ma ci si indigna con la Turchia.
Nessun commento