Secondo eminenti nutrizionisti nelle carni lavorate, in particolare nei salumi, i nitrati sono responsabili in Francia di 4.000 casi di tumore del colon-retto ogni anno.
Martedì scorso, durante la Giornata mondiale contro il cancro, l’ONG Foodwatch, il programma nutrizionale Yuka e la Cancer League hanno ribadito l’importanza di vietare l’aggiunta di nitrati nel nostro cibo. Le tre organizzazioni hanno lanciato una petizione lo scorso novembre per chiedere il divieto degli additivi E249, E250, E251 ed E252, che sono in discussione per i loro effetti sulla salute. Quasi 180.000 cittadini l’hanno già firmato e chiedono al Ministro della Salute Agnès Buzyn di agire.
12.000 prodotti con nitriti in vendita, compresi quelli halal.
Questi additivi sono presenti in oltre 12.000 prodotti in vendita in Francia e, secondo l’ultima ricerca scientifica, causano migliaia di tumori allo stomaco o al colon che sono attribuibili al consumo di carne trasformata mediante trattamento con nitrati. Si trovano in particolare nei salumi e più precisamente nel prosciutto. Sono usati per conservarli più a lungo, ma soprattutto per dare a quella “gradevole” tonalità rosa.
La “quasi certezza” del legame tra nitrati e cancro
Poiché i consumatori sono abituati a questo colore, molti produttori continuano ad utilizzarli. Solo negli ultimi anni, il legame tra questi additivi alimentari e la comparsa del cancro è stata ritenuta più che probabile. “Le carni che contengono nitriti causano più tumori del colon-retto rispetto alle altre”, ha dichiarato il presidente della Lega contro il cancro Axel Kahn al microfono Europa 1. “Abbiamo raccolto un’enorme quantità di dati e quello che era è un allarme è oggi quasi una certezza: dobbiamo agire”.
Di fronte a questo fenomeno, è sempre più comune leggere “prosciutti senza nitrati aggiunti” nei reparti dei supermercati. È persino diventato un punto di eccellenza per alcuni produttori. Foodwatch, Yuka e la Lega contro il cancro, sostengono che si deve essere più determinati in proposito.
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