Nella prestigiosa università americana di Harvard un gruppo di studenti ebrei ha fondato un’ “organizzazione antisionista”
Sempre più spesso nel mondo gli ebrei che non tollerano la strumentale sovrapposizione tra antisemitismo e antisionismo prendono coraggio e fanno sentire la loro voce.
È la volta del campus della prestigiosa università di Haward nel Massachusetts, dove si è formata quella che loro stessi hanno definito una “organizzazione ebraica antisionista” che sostiene il movimento per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BDS).
I suoi promotori l’hanno presentata sui social network come “una nuova organizzazione basata sulla convinzione che la liberazione ebraica è indissolubilmente legata alla liberazione di tutti popoli “
I promotori hanno affermato che si concentreranno sulla solidarietà con la Palestina, combattendo al contempo l’antisemitismo.
Hanno scritto:
Ci richiamiamo alla lunga storia dell’antisionismo ebraico che ci insegna che la sicurezza o la liberazione degli ebrei non sarà mai a spese della vita e delle terre degli altri.
E ancora:
“[Siamo] determinati a sostenere la leadership palestinese e la pratica di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) dentro e fuori il campus di Harvard”
Relativamente al loro peso nel quadro dell’attivismo ebraico, questi giovani antisionisti riconoscono serenamente: “Non pretendiamo di rappresentare la maggioranza della comunità ebraica qui ad Harvard, ma speriamo che il nostro gruppo possa offrire spazio a coloro che condividono questa visione”.
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