In ritardo rispetto ad altri Paesi del Mediterraneo anche la Turchia si trova a confrontarsi con la pandemia in atto. Attualmente vengono dichiarati 2500 casi, con 59 decessi.
Il governo turco, nella persona del presidente Erdogan, insiste sulla spiritualità per affrontare questa prova.
Parlando a quadri del AKP, debitamente distanziati tra loro, Erdogan, insiste sull’atteggiamento di devozione e saggezza che mette i credenti nella miglior condizione per preservare la loro salute fisica e psicologica.
Nel video il presidente turco dice:
“Avete visto? abbiamo lasciato uno spazio tra una poltrona e l’altra. Questo dimostra l’importanza che diamo alla nostra sicurezza. Noi (tutti) faremo attenzione. Non abbiamo altre soluzioni.
Non è il tempo di viaggiare dove ci portano i nostri cuori, invece è il tempo della precauzione della contemplazione, del confidare (in Dio) della recitazione (del Corano), della serenità
E’ il tempo di fare tutte le cose che siamo in grado di fare da casa.
E’ tempo di ridurre al minimo il nostro contatto fisico con il mondo esterno? Si!
Scappiamo dal destino di Dio per andare nuovamente verso il destino di Dio (frase del califfo Omar Ibn Al Khattab in riposta a chi gli chiedeva perché avesse rinunciato ad andare a Sham dopo aver saputo che in quell’area c’era un’epidemia)
Oggi il nostro compito è quello di lasciare la decisione a Dio prendendo tutte le misure necessarie
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