A Bergamo 30 medici e infermieri albanesi, il premier Rama: non abbandoniamo l’amico in difficoltà

Trenta medici e infermieri albanesi andranno a Bergamo per dare una mano ai loro colleghi, ai ricoverati e a tutti noi.

Sono arrivati ieri, ricevuti dal ministro degli esteri di Maio a Fiumicino e sono immediatamente partiti alla volta di Bergamo, 30 medici e infermieri specializzati provenienti dall’Albania. Benvenuti.

Proprio a Bergamo nel focolaio più preoccupante del contagio da Covid-19, dove secondo il sindaco Gori ci sarebbero molti più contagiati e vittime. 

A Bergamo, dall’1 al 24 marzo, i decessi dei residenti sono stati 446: 348 più della media degli ultimi anni (98). I decessi ufficialmente dovuti a #Covid19 nel periodo sono 136. Ce ne sono 212 in più, il che porterebbero il totale al triplo dei dati uffficiali. “Con una mortalità all’1,5-2%, i contagiati in città sarebbero tra 17 e 23mila, rispetto ai circa 7000 ufficiali, conclude Gori

Il premier albanese Edi Rama ha tenuto un discorso, in un italiano quasi perfetto, in cui ha ricordato l’accoglienza e la solidarietà dell’Italia nei confonti del popolo albanese e il fatto che oggi negli ospedali italiani vengono curati anche molti cittadini albanesi. 

E’ una solidarietà tangibile ed effettiva quella a cui stiamo assistendo, come quella che la nostra Protezione Civile e i Vigili del Fuoco portarono in Albania in occasione del recente sisma che ha causato lutti e distruzioni nel paese delle aquile.

 

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