Non è ancora sicuro se quest’anno i musulmani potranno partecipare al Hajj, il pellegrinaggio annuale che costituisce il quinto pilastro dell’Islàm, un obbligo per tutti i credenti adulti che siano nelle condizioni di assolverlo. Se fosse sospeso, non sarebbe la prima volta nella Storia che accade.
Un documento pubblicato dalla King Abdul Aziz Foundation for Research and Archives (Darah), afferma che al Hajj fu sospeso per la prima volta nel 930 d.C. (IV secolo dall’Egira) quando i Qarmati, un ramo sincretico dell’islam sciita ismailita, si ribellò contro il califfato abbaside e attaccò i pellegrini l’ottavo giorno di Hajj.
A quanto risulta i Qarmati, convinti che assolvere Hajj fosse un atto di idolatria, uccisero quell’anno più di 30.000 pellegrini, profanarono il pozzo alimentato dalla fonte di Zamzam alla Mecca gettandoci dentro cadaveri e fuggirono con la Pietra Nera della Kaaba portadola a Hajr (oggi Qatif), in quei tempi la loro capitale sul Golfo Persico.
Un altro incidente avvenne nel 968 d.C., e viene riportato da Ibn Kathir in “Al-Bidaya wan-Nihayah” (L’inizio e la fine) che parla di una malattia si diffuse alla Mecca e causò la morte di molti pellegrini.
In quel tempo, i cammelli che servivano per trasportare i pellegrini alla Mecca morirono per mancanza di acqua.
Il testo della Darah dice: “Molti di quelli che riuscirono ad arrivare alla Mecca in sicurezza non poterono sopravvivere a lungo per la siccità.”
Tra coloro che si recano alla Mecca per Hajj, gli egiziani sono sempre stati un numero consistente ma nel 1000 d.C., essi non potevano permettersi di intraprendere il viaggio a causa dell’elevato costo della vita nel loro paese.
Ventinove anni dopo, nessun pellegrino dall’Est o dall’Egitto partecipò al Hajj, nel 1030, solo pochi pellegrini iracheni riuscirono a raggiungere la Mecca per assolverlo.
Nel 1037 i musulmani iracheni, egiziani, dell’Asia centrale e dell’Arabia del Nord non poterono eseguire il pellegrinaggio a causa di disordini politici e tensioni settarie.
Allo stesso modo, nessuno ha eseguito Hajj nel 1099 per l’insicurezzza generata nel mondo musulmano a causa delle guerre in corso. Circa cinque anni prima che i crociati conquistassero Gerusalemme nel 1099, la mancanza di unità tra i leader musulmani nella regione araba fece sì che nessun musulmano poté raggiungere la Mecca.
Nel 1168, gli egiziani si ritrovarono bloccati da uno scontro con il generale curdo Asaduddin Shirkuh, che voleva imporre la dinastia Zangid in Egitto.
Il pellegrinaggio fu nuovamente interrotto nel XIII secolo, tra il 1256 e il 1260 nessuno al di fuori della regione di Hijaz potè assolvere Hajj
La campagna militare dell’imperatore Napoleone Bonaparte nei territori ottomani di Egitto e Siria dal 1798 al 1801 rese molto pericolose le vie verso la Mecca.
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