La Turchia invia aiuti medici a 53 paesi in tutto il mondo

La Turchia continua nella lotta contro la pandemia di coronavirus sia all’interno come all’esterno del paese rispondendo fino a questo momento alle richieste di aiuto di 53 nazioni con l’invio di forniture sanitarie per sconfiggere il virus. Avendo ricevuto richieste da più di 100 paesi, Ankara ha fornito assistenza in tutti gli angoli del globo, dalla Somalia all’Italia.

La Turchia, che si è fatta un nome nell’ultimo decennio per i suoi sforzi umanitari, ha acquisito un ruolo eminente nella gestione della crisi inviando assistenza medica completa ogni giorno in tutti gli angoli del globo.

 

Al momento, abbiamo consegnato attrezzature mediche a 34 paesi,” ha detto il presidente Recep Tayyip Erdoğan durante una conferenza stampa che è seguita ad una riunione del governo a Istanbul. “Continueremo nel nostro appoggio (ad altri paesi) anche nei prossimi giorni,” ha ancora detto. Da allora, con il crescere delle richieste, il numero è arrivato a 53.

I primi kit di pronto soccorso con tute protettive, 93,500 mascherine, 500 visiere protettive e 10,000 altri pezzi di attrezzature non sterilizzati, sono stati consegnati alla Cina il 31 gennaio.

La Cina è stata seguita dalla Bulgaria, vicino della Turchia, dove sono state consegnate 50,000 mascherine, 100,000 tute protettive e 100,000 visiere protettive. Quindi, 72 milioni di lire turche (10,3 milioni di dollari) di aiuto finanziario insieme a migliaia di unità di attrezzature mediche sono stati inviati alla Repubblica Turca di Cipro del Nord (TRNC). L’Iran, uno dei paesi più duramente colpiti dal virus, ha ricevuto 10,000 kit diagnostici, 4,715 tute, 20,000 grembiuli, 2000 occhiali, 4000 mascherine N95 e 73,000 mascherine a tre strati. In Iraq sono state inviate 30,000 mascherine insieme a 475 pacchi alimentari e disinfettanti. Anche il Libano ha ricevuto aiuti alimentari che sono stati consegnati a più di 600 famiglie residenti nelle zone più povere della capitale, Beirut.

I pacchi aiuto turchi contengono principalmente mascherine mediche, tute protettive, e guanti insieme a disinfettanti. Ogni articolo è stato prodotto in impianti militari e in laboratori sartoriali che producono uniformi militari e altri indumenti per l’esercito.

L’Europa ha pure ricevuto un gran numero di pacchi aiuto dalla Turchia. L’Italia e la Spagna, due dei paesi più duramente colpiti nel continente, hanno ricevuto forniture il primo aprile. Il Regno Unito e l’Irlanda sono altre nazioni che hanno accettato le consegne di aiuti turchi. Numerose spedizioni sono state dirette verso il Regno Unito nelle scorse settimane, di cui l’ultima ha avuto luogo un paio di giorni fa. Ankara ha aiutato nel far fronte ai bisogni di tute protettive del paese colpito dal virus. L’Irlanda ha ricevuto pacchi riempiti di attrezzature protettive. Entrambe le nazioni hanno espresso grande gratitudine alla Turchia, con l’Irlanda che ha ricordato l’aiuto umanitario che l’impero Ottomano portò 173 anni fa, riferendosi alla tradizione assistenziale turca.

La Turchia ha una consolidata tradizione di aiuto portato a paesi in difficoltà, anche a quei paesi con cui le relazioni diplomatiche sono tese. Per esempio, andando al 1938, solo un decennio dopo la sanguinosa guerra seguita alla fondazione nazionale, la Turchia inviò medicine alla Cina che si trovava nel mezzo di un’epidemia di colera scoppiata in estremo oriente. Analogamente, nel 1941, su richiesta greca, la Turchia ha inviato medicine all’esercito greco che combatté contro la Turchia nella guerra di liberazione. Aiuti simili sono stati forniti negli anni a molti altri paesi, inclusi Etiopia, Bangladesh e Afghanistan.

L’otto aprile, diversi paesi balcanici, compresi il nord Macedonia, il Kosovo, il Montenegro, la Serbia e la Bosnia-Erzegovina, hanno ricevuto un aereo-cargo pieno di kit diagnostici, mascherine e tute. L’Albania invece ha ricevuto sei ambulanze.

L’Africa non è stata lasciata sola, e numerosi paesi del continente hanno ricevuto aiuto medico. Il 9 aprile, 400 pacchi sanitari sono stati consegnati alla Guinea, mentre la Somalia ha ricevuto gli aiuti a lei destinati il 17 aprile. Il Lesotho è stato un altro paese africano che ha ricevuto forniture.

La Palestina, che è sotto assedio israeliano, e anche la Colombia hanno ricevuto aiuti umanitari dalla Turchia mercoledì.

In alcuni paesi, quali l’Uzbekistan, lo Sri Lanka, la Mongolia, l’Uganda e l’Ungheria, la Turchia ha iniziato a produrre mascherine con la collaborazione locale invece di inviare aiuti.

Due dei più importanti alleati della Turchia, gli Stati Uniti e la Russia, hanno comunque indirettamente ricevuto aiuti. In un periodo nel quale nessun paese vende prodotti medicali, la Turchia ha permesso alle sue aziende private di esportare in questi stati. Grazie a questo privilegio, Stati Uniti e Russia hanno ricevuto decine di migliaia di kit diagnostici e di mascherine.

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