Un italiano su tre ha già contratto il virus. Anche al sud si registrano percentuali molto alte. Questi i risultati di un studio sulla diffusione del Coronavirus condotto da un team di ricercatori e medici del Maleam spa – società di proprietà statunitense con una sede anche a Bitonto.
“Noi stessi ci siamo sorpresi. Oltre al nostro test, ne abbiamo utilizzato uno cinese e uno statunitense. Stessi risultati e nessuno li ha mai smentiti. Su un campione di 100 persone, a Napoli 38 erano positive e a Bari 36. La verità scientifica è questa. Poi se questi dati non devono emergere e si vogliono raccontare altre verità, è un discorso diverso”, questo quanto ha affermato da Pasquale Mario Bacco, amministratore delegato della società, medico e co-autore della ricerca.
Questi dati, secondo quanto raccontato dal medico, sono stati comunicati alla presidenza del Consiglio dei ministri, ma la protezione civile non ha mai contattato il team
Il 35% della popolazione infettata
Il virus lombardo è diverso da quello siciliano
Il virus ha trovato il clima ideale al Nord, pur essendo circolato anche al Sud, ma è al Nord che si è modificato diventando più aggressivo.“Il virus lombardo è diverso da quello siciliano. Credo che nel meridione non avremo mai quello che è accaduto al Nord: non come numero di infettati perché la differenza non è tanta, ma come incidenza clinica. Qui si può essere fiduciosi per la stagione estiva perché il clima gioca a favore. Il virus ci sarà ancora, ma non ce ne accorgeremo”. La Maleam Spa ha prodotto un test sierologico “interamente made in Italy” già presente sul mercato e utilizzato da aziende come Amazon e Ferrari.
L’importanza del test per la fase 2
Chi è negativo al tampone e ha gli anticorpi può tornare nella società.
La presenza degli anticorpi equivale all’imunità?
La comunità scientifica non ha ancora decretato se la presenza di anticorpi equivalga all’immunità, secondo Bacco essere positivi al test significa essere immuni “almeno per quattro mesi”. “Per sicurezza l’esame va ripetuto a distanza di 7 giorni. I tamponi possono dare risultati anomali, invece il test si basa su un elemento che contiene tutto di noi e cioè il sangue.”
Alla fine conclude Bacco, l’amministratore delegato della società: “In Italia ci sono anche altre aziende che li producono e sono tutti validi. L’importante è capire che vanno utilizzati”.
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