La pandemia ha bloccato numerose iniziative in giro per il mondo. Molti sono stati costretti ad annullare bruscamente idee e progetti ambiziosi,
“But Ramadan continues”.
Questa è la riflessione portata avanti da alcuni giovani musulmani del Regno Unito, consapevoli e coraggiosi al punto giusto.
Il Covid-19 ha modificato abitudini e consuetudini, rendendo speciali anche le azioni che fino a pochi mesi fa sembravano normali, quasi banali.
Disagi e difficoltà hanno colpito pressoché tutti a livello internazionale, in forme e misure diverse.
Non è diverso il caso della comunità islamica britannica, che ha saputo affrontare l’emergenza riuscendo ad armonizzare correttamente doveri civili e necessità religiose.
Il Regno Unito è stato forse il paese che, durante le fasi iniziali del contagio, ha maggiormente fatto parlare di sé: non sono mancate critiche e lo stesso premier Boris Johnson è stato ricoverato in terapia intensiva.
Ma come hanno reagito i musulmani britannici alla difficile situazione?
In linea di massima, nella maniera più islamicamente corretta: ascoltando con attenzione tutte le direttive governative.
Rispettare leggi e autorità del paese in cui si vive (nei limiti stabiliti dal diritto islamico) è un obbligo per ogni musulmano, sancito esplicitamente dal Corano: “Oh voi che credete, ubbidite a Dio, al Suo Messaggero ed a chi ha Autorità su di voi” (Corano: 4:59)
La comunità islamica, dunque, ha seguito con attenzione ogni norma di contenimento: le moschee sono rimaste chiuse, le preghiere congregazionali del venerdì sono state temporaneamente sospese.
Dal 24 Aprile è iniziato per tutto il mondo islamico il Sacro mese di Ramadan, momento di grandissima spiritualità e riflessione.
Il periodo del digiuno, caratterizzato sempre da un forte senso di unione comunitaria, sembrava essere decisamente compromesso dall’emergenza Covid-19.
L’armonia che si viveva ogni sera, tra pasti caldi e momenti di preghiera, era ormai un lontano ricordo, offuscato dalla paura della pandemia e dall’isolamento.
Tuttavia, è proprio in questo momento che nasce l’iniziativa di alcuni giovani musulmani: fornire gratuitamente a tutti la possibilità di vivere uno splendido Ramadan, stando a casa.
My Open Iftar
Il progetto si chiama My Open Iftar.
Open Iftar è un’associazione che dal 2013 organizza eventi per Ramadan in tutto il Regno Unito; per la prima volta ha deciso di promuovere incontri quotidiani online, tramite video-meeting.
L’idea è quella di connettere i musulmani (in quarantena nelle proprie case) con sessioni di riflessione e meditazione ogni sera: vengono invitate personalità di spicco della comunità per discutere di svariate tematiche; c’è la possibilità di rompere il digiuno assieme, formare una “vicinanza virtuale” che può comunque dimostrarsi un’ottima occasione di stringere nuove amicizie.
Chiunque si iscriva riceverà un pacco con alcune ricette culinarie, decorazioni per la casa e tutto ciò che occorre per rendere questo Ramadan un’esperienza migliore, facendo sentire la comunità un po’ più unita e vicina, nonostante la distanza fisica.
Open Iftar è diventato presto fonte di ispirazione per tutti quei musulmani coraggiosi ed intraprendenti che, nonostante l’isolamento, si impegnano per adempiere al meglio a tutti i precetti della religione, rispettando le leggi dello Stato e alimentando costantemente quel forte senso di unione che lega la comunità islamica.
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