I fratelli Wright hanno inventato il primo aereo con un motore, ma l’ingegnere del IX secolo Abbas Ibn Firnas è stato il primo uomo che ha volato con l’aiuto di un paio di ali fatte di seta, legno e autentiche piume.
Secondo gli storici, quando Ibn Firnas aveva un’età compresa fra i 65 e i 70 anni, si lanciò da un’altura del monte Jabal Al-Arus nello Yemen, e veleggiò sospeso nell’aria per almeno una decina di minuti. Il breve volo lo lasciò ferito e deluso. Si rese conto che per aver trascurato la meccanica dell’atterraggio, il suo volo si era concluso con un atterraggio disastroso.
Ibn Firnas visse altri 12 anni. Realizzò che un atterraggio morbido si poteva ottenere armonizzando il lavoro di ali e coda, conclusione alla quale giunse dopo decenni di studi sul volo degli uccelli e sul loro atterraggio.
La creazione dell’ornitottero
Firnas potè a ragione affermare di essere l’autore della teoria che sta alla base della creazione dell’ornitottero, un apparecchio che imita uccelli e mosche sbattendo le ali. I diagrammi della sua macchina volante divennero pietre miliari dell’ingegneria aerea nel tardo XX secolo.
Il mito di Icaro
Prima di essere finalmente realizzato, il volo è stato il sogno degli esseri umani per diversi secoli. La storia è piena di miti e di leggende che raccontano di esseri umani con le ali che compiono azioni straordinarie in cielo. Nella mitologia greca si racconta che Icaro abbia volato molto vicino al Sole, nonostante il parere di suo padre, facendo sciogliere la cera delle ali, e che fosse precipitato e annegato in mare.
Mozi e Lu Ban, due filosofi cinesi
Se si parla di pratica di volo, il primo esperimento nel quale un oggetto “volò”in aria, fu eseguito da due filosofi cinesi, Mozi e Lu Ban, di cui si dice che siano stati gli inventori dell’aquilone. Il risultato dei loro mezzi pioneristici nel V secolo, fu l’aver ottenuto informazioni militari sui regni rivali.
Abbas Ibn Firnas il primo uomo che ha volato
Detto questo, Ibn Firnas è ancora ritenuto essere stato all’avanguardia nel suo campo, poiché fu il primo aviatore a volare su un apparecchio più pesante dell’aria.
Nacque nel IX secolo a Izn-Rand-Onda Al Andalus, l’attuale Ronda in Spagna, trascorse la maggior parte della sua vita da adulto nell’Emirato di Cordova, uno dei più importanti centri culturali durante il califfato Omayyade.
Un attento osservatore della natura
Secondo alcuni resoconti storici, Firnas sarebbe stato influenzato da Armen Firman, che non fu uno scienziato e neppure un uomo dai poliedrici interessi, ma fu un attento osservatore della natura. Fu Firman il primo a costruire ali usando assi di legno avvolti nella seta e ricoperti di piume di uccello. Nei primi anni cinquanta del IX secolo, Firman salì sulla cima del minareto più alto di Qurtuba e da lì si lanciò indossando quelle ali.
L’atterraggio che ebbe studiato gli salvò la vita
Sebbene il suo tentativo fallì rapidamente e precipitò a terra, l’apparato costruito per il volo si gonfiò in tempo per rallentare la discesa. Firman ebbe abbastanza fortuna e non si ruppe alcun osso nella caduta; il rallentamento nell’atterraggio in qualche modo gli salvò la vita.
Ibn Firnas guardò l’impresa di Firman confuso nella folla che si era radunata e che affascinata sollevava meravigliata lo sguardo verso il cielo. Impressionato dall’esito dell’impresa di Firman, Ibn Firnas incominciò a rendersi conto che l’atto di volare nell’aria abbisognava di ulteriore studio.
Egli studio gli schemi di volo di diversi uccelli ed oggetti per ventitré anni. Quindi costruì la sua macchina per volare e si lanciò, nonostante l’età avanzata, dallo Jabal al Arus nello Yemen.
Il volo sul Bosforo
Diversi secoli dopo, nel 1630, il turco ottomano Ahmed Celebi volò e atterrò con successo sorvolando il Bosforo.
Altre invenzioni
Lo spiccato interesse di Ibn Firnas per la scienza e la tecnologia gli fece inventare gli orologi ad acqua. Fece anche esperimenti con la sabbia e con cristalli di quarzo con il fine di comprenderne le proprietà. Molti storici gli attribuiscono il merito di aver trasformato questi materiali in vetro trasparente. Probabilmente fu anche il pioniere della creazione dei famosi vetri andalusi, che ancora oggi sono richiesti e utilizzati. Anche le persone con problemi di vista hanno beneficiato delle sue invenzioni, poiché gli si attribuisce la creazione di occhiali per la lettura.
Ibn Firnas fu di stirpe Berbera. La radice del suo nome è Afernas, che è attualmente un cognome comune e diffuso sia in Marocco che in Algeria. Numerosi aeroporti, ponti, colline, parchi, viali e organismi scientifici portano il suo nome, specialmente in paesi a maggioranza musulmana. Presso l’aeroporto di Baghdad c’è una sua statua e il ponte sul fiume Guadalquivir a Cordova, in Spagna, ha il suo nome.
Morì in una data imprecisata fra l’ 890 e l’ 895 dopo Cristo, e molti storici affermano che le ferite che aveva riportato ne abbiano accelerato la fine.
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