Domenica 7 maggio il presidente turco Erdogan e il suo omologo americano Donald Trump nel corso di un colloquio telefonico hanno analizzato gli ultimi sviluppi della crisi libica. Erdogan rivendica un sostanziale nulla osta americano alla continuazione dell’offensiva militare contro le forze di Haftar.
“Dopo i colloqui con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul processo di transizione in Libia, una nuova era può iniziare nelle relazioni tra la Turchia e gli Stati Uniti”, ha detto Erdogan in un’intervista dal vivo con l’emittente pubblica turca TRT.
Da Trump semaforo verde sulla Libia, Haftar è finito
Erdogan e Trump hanno discusso del conflitto in Libia in un momento in cui le forze del Governo di Accordo Nazionale di Tripoli stanno avanzando con successo verso est tanto da preparare l’offensiva su Sirte dopo aver espugnato la città di Tarhuna.
Secondo fonti turche Erdogan avrebbe ottenuto un sostanziale via libera dagli Stati Uniti per continuare le operazioni militari nel paese nordafricano mentre la Casa Bianca fa sapere che punta ad un cessate il fuoco.
Erdogan discuterà anche con il suo omologo russo: Vladimir Putin
Durante l’intervista il presidente turco ha annunciato che a breve avrebbe discusso della Libia anche con il suo omologo russo Vladimir Putin, che ha fino ad ora sostenuto il generale Haftar avversario del premier libico Sarraj sostenuto dai turchi.
“La Turchia sostiene il governo riconosciuto dalle Nazioni Unite in Libia contro il golpista Haftar e coloro che lo sostengono”, ha aggiunto Erdogan affermando anche che i recenti sviluppi dimostrano che Haftar potrebbe essere escluso dal futuro processo di pace in Libia.
La Russia, nonché gli Emirati Arabi Uniti e l’Egitto sono stati i più forti sostenitori di Haftar, e Mosca sabato ha annunciato il suo impegno per un cessate il fuoco in Libia, dopo che Haftar e le sue forze hanno subito pesanti perdite.