Sono afro-italiano nato e cresciuto in questo paese e secondo il mio modesto parere paragonare gli afro-europei agli afro-americani è profondamente sbagliato e fa perdere credibilità anche alla lotta contro il razzismo.
La storia dei neri nelle due realtà si è sviluppata in un modo molto diverso. Gli afroamericani sono discendenti di schiavi, i loro antenati furono portati con la forza dall’Africa nelle Americhe per essere schiavizzati, mentre, gli afroeropei sono discendenti di immigrati che hanno scelto di venire in Europa.
Gli afroeuropei non hanno mai subito un trattamento discriminatorio uguale a quello degli afroamericani; da afroitaliano ti è mai capitato di dover entrare in un bagno solo per neri? Ti è mai capitato di non poter andare a scuola in quanto nero? Ci sono forse leggi in Europa che discriminavano in base all’etnia? No, gli afro-europei non hanno subito “nulla” in paragone a quello che hanno subito gli afro americani all’inizio con lo schiavismo e poi con la segregazione razziale dei neri .
Parlando della mia esperienza, di uomo nato e cresciuto in Alto Adige, posso dirvi che sì, ho subito episodi di discriminazione, ma nulla che mi limitasse veramente nella vita. Episodi sicuramente odiosi, da condannare ma nulla di limitante da poter dire “il mio amico uomo bianco è più privilegiato di me”.
Mai avuta questa sensazione. Non ho mai pensato che l’essere nero potesse risultare un “limite” per autodeterminarmi nella vita, sia dal punto di vista lavorativo sia in quello sociale e personale. Non ho mai avuto problemi nel fare i lavori che volevo e se leggendo pensi: “va beh farà l’operaio”, ti dico di no, non faccio “praio” ma sono un consulente in ambito bussines e immobiliare .
Quando sento giovani nati e cresciuti in Italia, dire che il fatto di essere neri penalizzi provo molta rabbia perché questo significa non dare valore a sé stessi. Pensate ai neri che durante la segregazione razziale erano considerati privi di valore sia legale che sostanziale; nonostante questo la comunità nera ha avuto gente come Madame Walker, la prima afroamericana diventata milionaria partendo da sottozero e figlia di schiavi. Cito lei perché la sua storia è molto bella: era una donna nera nata in una società razzista e sessista eppure non è stato per lei un limite per affermarsi e arrivare dove voleva.
Questo per dirvi che spesso con questa idea del privilegio dell’uomo bianco rispetto al nero non fa altro che alimentare complessi di inferiorità. Nelle grandi città Europee non importa a nessuno del tuo colore, per affermarti a livello lavorativo devi essere semplicemente competente in quello che fai, più lo sei e più riesci ad affermarmarti. Capita di trovare il razzista maleducato ma se sai darti valore e sai affermarti non ci sono limiti veri che bloccano un euopero nero nel realizzarsi quanto un europeo bianco.
Poi sinceramente sono abbastanza stufo di farmi associare a neri che lisciano i capelli per assomigliare un po’ di più ai bianchi o peggio ancora utilizzano creme schiarenti. Peggio ancora da quelli che appena vedono una scimmia, come quella della polemica sui cerali, si sentono chiamati in causa. Questi poveretti hanno seri complessi per il fatto di essere neri.
Io sono sicuro che se fossi nato e cresciuto in Senegal, il paese dei miei genitori, avrei avuto più o meno le stesse sfide per potermi affermare socialmente. Pensate che in Africa non ci sia razzismo per il fatto di appartenere ad un’etnia piuttosto che ad un’altra? Pensate che non esista discriminazione in base all’età, al sesso o altro? Il punto è che la vita è complicata per tutti, bianchi e neri che siano, va affrontata e accettata nella sua complessità; anche dietro un razzista c’è un essere umano come te con le sue paure e i suoi pregiudizi.
C’è il razzismo in Europa ? Sì, come più o meno esiste in tutto il mondo ! Esistono minoranze di sole vittime ? No, come non esistono minoranze deboli che devono per forza essere schiacciate . Quindi sta a noi decidere cosa essere e come esserlo.