Il Governo ricorre al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR del Lazio di desegretare i verbali del Comitato Tecnico Scientifico che erano alla base dei DPCM di Conte durante la prima fase della Pandemia.
Proroga dello Stato di Emergenza e Segreto di Stato
Ottenuto il via libera da Camera e Senato per la proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre, il Governo ricorre al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR del Lazio di desegretare i verbali del Comitato Tecnico Scientifico che erano alla base dei DPCM di Conte durante la prima fase della Pandemia.
E’ ancora nella memoria di tutti il discorso tipo delle dirette del Premier che ad ogni rimando della data in cui allentare le misure restrittive si nascondeva sempre dietro quello che gli dicevano “i nostri scienziati”.
Non è mai stato dato sapere cosa riportasse questo comitato alla Presidenza del Consiglio ma bastava leggere i nomi sull’ordinanza e sul decreto con cui è stato istituito per rendersi conto che si trattava di un comitato per lo più politico.
Il comitato scientifico: 7 figure tecnico-politiche su 9
Su 9 persone: una è stata nominata dalla Conferenza Stato-Regioni (e non era uno scienziato); 4 erano del Ministero della Salute (cioè del Governo) e 3 della Protezione Civile (quindi ancora del Governo). Ben 7 figure tecnico-politiche su 9. I restanti due, cioè il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ed il Direttore Scientifico dello Spallanzani, di norma non sono intervenuti pubblicamente in qualità di membri di questo comitato perché si trattava di un incarico meno qualificante del ruolo ordinario ricoperto.
Smarcato lo scoglio della proroga dello Stato di Emergenza il Governo ha subito fatto ricorso contro la decisione del TAR di una settimana fa. Il ricorso al TAR era stato presentato dalla Fondazione Einaudi e la lettura di questi documenti chiarirebbe i “razionali” con cui si è mosso il Governo durante la fase acuta della pandemia.
Non è difficile però ricordare che di razionale è trasparso ben poco, perché in verità ad ogni rimando il Governo non dichiarava mai la condizione verificatasi la quale avrebbe allentato le misure restrittive. Col ricorso al Consiglio di Stato è più che lecito ipotizzare che la scienza non abbia mai avuto un ruolo nei DPCM di Conte.