La Nutella, è un’eccellenza italiana conosciuta e amata in tutto il mondo, tanto è vero che se ne vende un vasetto ogni 2,5 secondi. Anche nella comunità islamica c’è una notevole domanda, tanto che Nutella già nel 2019 ha ottenuto la certificazione Halal.
Venerdì, la filiale turca di Nutella, noto marchio del gruppo Ferrero, ha presentato i certificati di produzione dell’amatissima crema di cacao alle nocciole per dimostrare che i lori prodotti sono halal o, in altre parole, adatti agli standard del consumo dei musulmani.
Questo dopo che, questa settimana, l’account statunitense del marchio ha dichiarato il prodotto non halal, rispondendo ad un utente twitter..
No, they are not halal.
— Nutella (@NutellaUSA) September 13, 2020
Tale affermazione ha scatenato una tempesta su internet a cui è seguita un’immediata spiegazione da parte di Nutella: “Tutta la Nutella venduta nel mondo è adatta al consumo halal. Oltre il 90% degli impianti industriali che producono questo alimento sono già certificati Halal da una terza parte e siamo in fase di certificazione dei restanti impianti. Ci scusiamo per l’errore commesso nel nostro precedente tweet.”
Altri utenti turchi invece, hanno consigliato di consumare gli equivalenti turchi della Nutella.
Ed è intervenuto anche Mehmet Hilmi Güler, presidente della provincia di Ordu, famosa per le sue nocciole, che mercoledì su Twitter ha condiviso le immagini degli equivalenti turchi di Nutella, Sarelle e Gürsoy affermando: i nostri prodotti sono nostrani ed halal.
La crescita dell’Islam nel mondo e lo sviluppo delle economie di questi Paesi fanno sì che il mercato del cibo halal siano diventati un settore che fa gola a molte aziende, tanto che nel 2018 il mercato globale del cibo Halal è stato valutato 1,3 miliardi di dollari.