Ieri si è tenuto Verona un sit-in in per denunciare la grave offesa che le massime istituzioni francesi stanno rivolgendo al Profeta Muhammad e a tutti i musulmani del mondo.
Ad organizzare l’iniziativa Mariam Ghrissi, una giovane studentessa e attivista di 20 anni, nata e cresciuta in Italia e di origini tunisine.
Mariam, che da sempre ha lavorato volontariamente all’interno di diverse associazioni sociali e culturali da giovane Musulmana ha dichiarato di essersi “sentita oltraggiata dalle parole del Presidente francese Emmanuel Macron e delusa da alcuni esponenti della Comunità Musulmana in Italia che non hanno preso alcuna posizione concreta riguardo agli ultimi avvenimenti in Francia.”
Le abbiamo chiesto come sia nata questa idea e quale sia stato il riscontro:
“L’idea nasce dalla mancata di posizione da parte della comunità islamica sulla situazione in atto post vignette, sul boicottaggio, la mancanza delle prese di posizioni dei centri islamici, scelta a mio avviso dettata da un sentimento di paura che regna in questo momento.”
Poi Mariam continua: “ho deciso di mobilitarmi per dare voce a chi avrebbe voluto farsi sentire e dire no all’islamofobia, lunedì mattina mi sono presentata in questura e ho fatto presente che sabato pomeriggio avremmo fatto un sit-in per dire no all’islamofobia.”
Subito balzavano all’occhio le bandiere tunisine, abbiamo chiesto a Maryam se questo fosse legato in qualche modo all’attentatore di Nizza che è tunisino, ma ci ha prontamente risposto di no. Semplicemente tanti tunisini hanno deciso di scendere in piazza e nulla di più, alcun riferimento nazionale.
Sulla mancanza della presenza della principale Moschea di Verona Mariam ci dice: “La Moschea ha deciso di non partecipare dicendo che doveva esserci un’organizzazione a monte del presidio.”
“La dirigenza della moschea mi ha poi detto che il presidio non avesse utilità e ci voleva un’azione più culturale e non solo di piazza”
Chiediamo a Maryam come sia stata questa sua prima esperienza personale, il primo presidio organizzato da lei in quanto dopo gli attentati in Francia e le manifestazioni contro l’ultimo DPCM a Verona che si sono trasformate in tafferugli, un po’ di timore c’era. Ma Maryam sorride, è felice che il presidio è stato pacifico come voleva essere.