I pubblici ministeri federali tedeschi accusano dodici cospiratori di estrema destra, sospettati di pianificare “degli attacchi terroristici” contro politici, richiedenti asilo e musulmani.
Undici degli uomini, arrestati durante uno dei blitz realizzati a febbraio, furono accusati di far parte di organizzazioni terroristiche e di detenzione abusiva di armi da fuoco, il dodicesimo invece è stato accusato di sostenere un gruppo terroristico.
Agli arresti seguirono altri raid in tredici cittadine di sei diversi land tedeschi.
I primi quattro sospettati avevano diversi attacchi paragonabili ad una “guerra civile” … aggressioni a politici, richiedenti asilo e musulmani – riferisce il procuratore a febbraio.
Si suppone che i sospettati abbiamo fondato un’organizzazione terroristica di estrema destra con lo scopo di destabilizzare e rovesciare dunque l’ordine democratico tedesco.
Inoltre, si presume che altri otto stiano supportando economicamente il gruppo, provvedendo all’acquisto di armi e probabilmente proponendosi come volontari per i futuri atti violenti.
Si ipotizza poi che per pianificare i loro attacchi, il gruppo tengga incontri regolari, coordinati e organizzati da due dei principali sospetti, Werner S. e Tony E.
Le autorità tedesche sorvegliano, ora più che mai, le metropolitane, soprattutto in seguito all’omicidio del politico conservatore Walter Luebcke nel giugno 2019 e dopo l’attacco alla sinagoga ad Halle nell’ottobre 2019.
I media riportano che le forze dell’ordine, durante i blitz avvenuti Febbraio scorso, abbiano scoperto diverse armi, inclusi una “mitragliatrice fatta in casa”, simile a quella utilizzata durante l’attacco di Halle.
Il ministro degli interni Horst Seehofer ha annunciato, lo scorso anno la presenza di 600 nuovi posti di blocco della polizia federale e dei servizi di sicurezza nazionale per sevntare la potenziale minaccia rappresentata da questi estremisti, definendoli “un pericolo in crescita.”