Il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin ha appena rivelato, attraverso un tweet, le prime disposizioni del progetto di legge “contro il radicalismo islamico” che l’esecutivo si appresta a presentare. Nelle intenzioni del governo la legge si pone l’obiettivo di “rafforzare la laicità” e “combattere l’Islam radicale”.
Il dibattito relativo all’Islam in Francia è caldissimo, l’offensiva lanciata da Macron contro la comunità islamica ha portato a diverse operazioni contro organizzazioni della società civile e ad un attacco continuo contro i musulmani da parte di politici e intellettuali alfieri del laicismo alla francese.
Ora arriva direttamente su Twitter l’anticipazione di Gérald Darmanin, ministro dell’Interno, sulla proposta di legge che tra le altre cose vuole proibire ai musulmani di pregare sul posto di lavoro durante la pausa.
Voici dévoilées les premières dispositions du projet de loi qui vise à renforcer la laïcité et qui permettra de lutter contre l’islamisme radical.
Cc @MarleneSchiappa ? pic.twitter.com/CnXp5G9CkQ— Gérald DARMANIN (@GDarmanin) October 6, 2020
Nel testo della proposta si legge anche la volontà di:
“Introdurre una procedura che consentirà al prefetto di sospendere decisioni o azioni di una società o associazione che “trascura gravemente la neutralità del servizio pubblico” intendendo probabilmente anche il fatto che appunto si preghi sul luogo di lavoro.
E individua come atti da censurare:
“Orari differenziati per uomini e donne nelle piscine, scellta dei libri nelle biblioteche comunali, sovvenzioni alle associazioni che promuovono il comunitarismo, …”
Le prime disposizioni rivelano anche la volontà di “garantire la dignità e l’uguaglianza di tutti”, “rafforzando il contrasto alla poligamia”.