Il disegno di legge contro il “separatismo islamico”, ribattezzato disegno di legge “per il consolidamento dei principi repubblicani”, minaccia la “libertà di associazione” e può “avere un effetto di minaccia sui difensori dei diritti umani e sulle organizzazioni della società civile”, lo sostiene l’ONG Amnesty International in un comunicato stampa diffuso giovedì.
L’organizzazione sottolinea in particolare il fatto che il governo intenda ampliare le condizioni che gli consentono di sciogliere le associazioni.
“Lo scioglimento di un’organizzazione è un provvedimento estremo che può essere giustificato solo in circostanze molto limitate” ricorda Amnesty che sottolinea come il disegno di legge che consoliderebbe “i principi repubblicani” intende piuttosto autorizzare “le autorità a sciogliere un’organizzazione con motivazioni vaghe”, citando atti “che violano la dignità umana o l’esercizio di pressioni psicologiche o fisiche ”.
Ad esempio, la ONG cita il Collettivo contro l’islamofobia in Francia (CCIF), che il ministero dell’Interno aveva pianificato di sciogliere da diverse settimane, per ragioni inspiegabili.
“Lo scioglimento della CCIF sarebbe un duro colpo al diritto alla libertà di associazione e avrebbe un effetto dissuasivo su tutti i difensori dei diritti umani impegnati nella lotta contro il razzismo e la discriminazione” avverte Amnesty International.
La ONG assicura inoltre che “le autorità francesi non hanno fornito alcuna prova in grado di giustificare lo scioglimento di questa associazione” e che “nulla dimostra che la CCIF rappresenti un pericolo manifesto e imminente per la sicurezza nazionale o l’ordine pubblico, tale da poterne giustificarne lo scioglimento ”.
Nel comunicato si legge che “Lo scioglimento di un’associazione è una delle restrizioni più estreme al diritto alla libertà di associazione” e si ricorda che “il Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite ha da parte sua condannato come violazioni del diritto alla libertà di associazione nei casi in cui le autorità non avessero fornito ragioni sufficienti per giustificare lo scioglimento ”.
Giovedì scorso a poche ore dalla pubblicazione di questo comunicato, la CCIF, un’associazione antirazzista per l’assistenza alle vittime dell’islamofobia, è stata informata dell’avvio di una procedura di scioglimento da parte del ministero degli Interni.
Il 28 ottobre il governo aveva già approvato lo scioglimento di Barakacity, una ONG umanitaria musulmana, per motivi estranei alle sue attività.
Martedì si sono svolte diverse grandi manifestazioni per protestare contro il disegno di legge sulla “sicurezza globale” discusso al Palais Bourbon che, tra l’altro, intende vietare la diffusione di immagini in cui gli agenti di polizia siano identificabili.