Gli Stati Generali sono il luogo in cui la comunità pentastellata si raggruppa per affrontare le grandi tematiche che incidono sulla vita dei cittadini. Sono l’occasione per discutere ed elaborare le proposte degli attivisti, definire i progetti da realizzare e per prefissarsi i prossimi obiettivi, in poche parole servono per identificare l’agenda politica del M5S.
Lunga è stata la preparazione ad essi, procedura che ha avuto bisogno di tempo poiché si basa su tre livelli di confronto: provinciale, regionale e nazionale.
Infatti nelle settimane precedenti al 14-15 Novembre (giornata dedicata all’ultimo incontro nazionale), 8.000 persone tra attivisti, facilitatori e parlamentari, si sono confrontate a livello territoriale tramite congressi organizzati sulla piattaforma zoom, registrati e trascritti. Inoltre, sono stati raccolti ed integrati anche i contributi pervenuti via mail. Organizzazione accurata di identificazione prima dell’accesso e tempo limitato a 3 minuti di parola a partecipante grazie ai nuovi incaricati “Facilitatori regionali”.
Chi ha partecipato il 14.15 Novembre all’Assemblea conclusiva Plenaria?
In base a candidature sulla piattaforma Rousseau, tutti gli iscritti da almeno 6 mesi, hanno potuto votare con 3 preferenze i rappresentati all’Assemblea Plenaria, alla quale solo i primi 30 con il maggior numero di preferenze potrà accedere ed intervenire.
Il 15 novembre oltre alle 30 persone selezionate ha partecipato con un intervento anche il premier Giuseppe Conte:
“Siete nati da un’intuizione, un progetto visionario – ha detto il premier intervenendo in chiusura degli Stati Generali – che ha costituito la più rilevante novità degli ultimi anni della vita politica italiana”.
“Nella vita politica ci si imbatte spesso nel dilemma tra coerenza delle proprie idee e possibilità di cambiare opinione. E’ un dilemma mal posto. La coerenza è sicuramente un valore, ma quando governi devi valutare la complessità, bisogna avere anche il coraggio di cambiarle le idee, quando ti accorgi che queste sono migliori di quelle che avevamo. E se la coerenza delle stesse idee fa male al Paese si ha l’obbligo morale di cambiarle. La prova del nove è spiegare perché il cambiare idea è una cosa giusta”.
Più in generale, Conte ha fatto un discorso conclusivo basato sul messaggio più importante che ha voluto dare, spiegando che l’obiettivo dei Cinque stelle dovrà essere quello di attuare alcuni dei loro punti programmatici conciliandoli con l’essere forza di maggioranza: “La vostra sfida adesso è preservare questa carica innovativa, facendo tesoro del vostro passato ma con lo sguardo rivolto al futuro. In questa sfida contro il Covid – ha aggiunto Conte – la presenza del M5s nel governo offre un contributo importante nel piano della determinazione per una più efficace protezione sociale”.
Sintesi degli Stati Generali relativo a organizzazione, regole e principi:
Principi e valori
I principi e i valori che costituiscono la ragion d’essere del Movimento 5 Stelle, devono essere trascritti in una Carta dei valori che non possa essere sottoposta ad alcun tipo di revisione.
Il Movimento 5 Stelle ha come principio ispiratore la democrazia diretta e la stessa deve essere esercitata prioritariamente attraverso la rete, strumento che garantisce l’ampia e costante partecipazione dell’assemblea degli iscritti alla definizione dell’azione politica e delle scelte fondamentali per la vita associativa.
Organizzazione territoriale
Possibilità di riconoscere il ruolo di attivista e gruppo locale, indipendentemente dalla presenza di un portavoce eletto, e di eventuali gruppi di interesse (ad. es. giovani), individuandone caratteristiche e l’eventuale loro regolamentazione, anche prevedendo luoghi di incontro sia fisici che online.
Prevedere incontri plenari con cadenza regolare, sia a livello locale che a livello nazionale, di carattere tematico o organizzativo.
Governance nazionale
Trasferire le funzioni oggi attribuite al Capo politico ad un organo collegiale, che combini rapidità ed efficienza nell’azione politica.
Finanziamento delle attività
Prevedere una gestione centralizzata dei fondi, superando il modello dei comitati di scopo, potenziando le forme di finanziamento già esistenti e individuandone di nuove, garantendo un sistema di controllo e trasparenza delle attività economico-finanziarie e della gestione amministrativa del Movimento.
Organi di garanzia
- Possibilità di aumentare il numero di componenti degli organi di garanzia;
- Individuare collegi dei probiviri a livello regionale che svolgano funzioni di “primo grado” per alcune tipologie di decisioni, sulle quali il collegio nazionale abbia funzioni di grado di appello;
- Prevedere specifiche situazioni di incompatibilità con i ruoli negli organi di garanzia.
Strumenti per la democrazia diretta.
I rapporti con il gestore della piattaforma (Rousseau) devono essere regolati da apposito contratto di servizio o accordo di partnership che definisca i servizi delegati, ruoli, doveri reciproci. Tutti i processi relativi a votazioni, bilanci, comunicazione, supporto ai territori devono essere improntati a massima trasparenza e imparzialità.
Candidature
Revisione dei meccanismi di merito nella selezione dei candidati. Fatto salvo il limite dei due mandati come vigente, si propone di valorizzare, all’atto della prima candidatura alle istituzioni regionali, nazionali o europee, chi ha effettuato uno o più mandati da consigliere comunale. In attesa di una revisione del sistema delle province, prevedere modalità di presentazione di candidature alle elezioni provinciali.
Formazione
Garantire strumenti di formazione politica permanente, rivolti agli iscritti, ai portavoce e a componenti dei vari organi del Movimento. La formazione deve diventare elemento rilevante ai fini delle candidature e utile a creare un network di competenze per la crescita culturale e politica del Movimento.
Accordi con altre forze politiche
Possono essere autorizzate, prima o dopo le votazioni, specifici accordi con altre forze politiche, prioritariamente con liste civiche. Ciò può avvenire solo sulla base di accordi chiari e percorsi stabiliti di condivisione di programmi, idee e obiettivi, che tenga conto prioritariamente dei livelli territoriali coinvolti ma con un’autorizzazione che avvenga a livello nazionale che tenga conto degli interlocutori e del contenuto degli accordi.
Prevedere, nei comuni sotto i 15mila abitanti, la possibilità di consentire di avere una rappresentanza del MoVimento 5 Stelle all’interno di liste civiche comuni.