Francia: i manifestanti si scontrano con la polizia per una nuova legge sulla sicurezza. Decine di migliaia i manifestanti a livello nazionale contro la legislazione sulla sicurezza che limiterebbe la condivisione delle immagini che riprendono la polizia.
Nella foto i manifestanti mostrano uno striscione con la scritta “Per la nostra libertà” e un ritratto deturpato del prefetto di polizia di Parigi Didier Lallement durante una manifestazione a Parigi contro la legge sulla sicurezza.
Il 28 novembre 2020 la polizia e manifestanti si sono scontrati a Parigi mentre decine di migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro la nuova legislazione sulla sicurezza, una controversia intensificata dal pestaggio e dagli abusi razziali di un uomo di colore da parte degli ufficiali che hanno scioccato la Francia.
Le manifestazioni contro la legge sulla sicurezza – che limiterebbero la possibilità di filmare i volti degli agenti di polizia – si sono svolte sabato a livello nazionale con 46.000 persone in marcia a Parigi a cui sono seguiti diversi incendi scoppiati dopo gli scontri.
Migliaia di persone si sono mobilitate contro il disegno di legge francese per frenare l’identificazione della polizia.
Il caso di abusi ha scioccato la Francia e celebrità e politici hanno condannano le azioni degli ufficiali, portando il dibattito sulla legge del presidente Emmanuel Macron al punto di ebollizione.
Macron venerdì ha definito l’incidente un “attacco inaccettabile” e ha chiesto al governo di presentare proposte per “combattere la discriminazione”.
Ha inoltre aggiunto che le immagini riguardanti il pestaggio di Michel Zecler, un uomo di colore, che produce musica, da parte degli agenti di polizia a Parigi lo scorso fine settimana “ci fanno vergognare”.
L’incidente ha amplificato le preoccupazioni sul presunto razzismo sistemico nelle forze di polizia.
Le tensioni sono aumentate a Parigi quando un’auto, un’edicola e una birreria sono stati dati alle fiamme vicino a Place de la Bastille, ha raccontato la polizia.
Un corrispondente dell’Afp ha aggiunto che alcuni manifestanti hanno lanciato pietre contro le forze di sicurezza che hanno risposto sparando gas lacrimogeni.
La polizia ha denunciato inoltre che i manifestanti impedivano ai vigili del fuoco di spegnere le fiamme e che 9 persone sono poi state arrestate quello stesso giorno.
Ma il reportage di Natacha Butler di Al Jazeera da Parigi ha detto che “si tratta di incidenti relativamente minori in quella che è stata una protesta molto pacifica“.
“Polizia ovunque, giustizia da nessuna parte”, “stato di polizia” e “sorridi mentre sei picchiato” sono stati tra gli slogan branditi dai manifestanti che hanno marciato da Place de la Republique alla vicina Place de la Bastille a Parigi.
“Ci sentiamo da tempo vittime del razzismo istituzionalizzato della polizia”, ha detto Mohamed Magassa 35, che lavora in un centro di accoglienza per minori, “Ma ora sentiamo che questa settimana tutta la Francia si è svegliata”
“Le fondamenta e le basi della libertà della nostra democrazia vengono attaccate: la libertà di espressione e di informazione“, ha aggiunto Sophie Misiraca, 46 anni, avvocato.
È stata aperta un’indagine contro i quattro poliziotti coinvolti nel pestaggio di Zecler, ma ovviamente resta il dubbio che queste immagini – pubblicate per la prima volta dal sito di notizie Loopsider – non sarebbero mai state rese pubbliche se il controverso articolo 24 della legislazione sulla sicurezza fosse stato reso legge.
Uno degli elementi più controversi della nuova legge è l’articolo 24, che criminalizzerebbe la pubblicazione di immagini di agenti di polizia in servizio con l’intento di nuocere alla loro “integrità fisica o psicologica”.
Secondo l’articolo, i trasgressori potrebbero essere condannati fino a un anno di carcere e multati di 45.000 euro (53.000 dollari) per aver condiviso immagini di agenti di polizia.
È stato approvato dall’Assemblea nazionale la scorsa settimana, ma è in attesa dell’approvazione del Senato, scatenando proteste di massa.
I manifestanti chiedono che l’articolo venga ritirato, sostenendo che contraddice “le fondamenta della libertà pubblica della nostra Repubblica”.
Migliaia di persone hanno marciato in Francia, tra cui Bordeaux, Lille, Montpellier e Nantes.
“Sto solo aspettando che la legge venga ritirata”, ha detto Adele Lequertier, una studentessa di sociologia di 22 anni, che ha preso parte alla marcia di Montpellier.
Nel segno che il governo potrebbe prepararsi a fare marcia indietro, il primo ministro Jean Castex ha annunciato venerdì che nominerà una commissione per riformulare l’articolo 24.
Ma è stato costretto a fare un passo indietro su questa proposta dopo che il presidente del parlamento Richard Ferrand – uno stretto alleato di Macron – ha accusato il premier di tentare di usurpare il ruolo del parlamento.
Il governo afferma che la disposizione ha lo scopo di proteggere gli ufficiali dal doxxing e dagli abusi online, ma i critici affermano che è un’ulteriore prova della tendenza dell’amministrazione Macron a destra.
“La violenza della polizia ha portato Emmanuel Macron ad affrontare una crisi politica”, ha riferito il quotidiano Le Monde.
I sindacati dei media affermano che potrebbe dare alla polizia il via libera per impedire ai giornalisti – e agli utenti dei social media – di documentare gli abusi.
Le immagini del pestaggio di Zecler sono emerse giorni dopo quando la polizia era già sotto tiro per la rimozione forzata di un campo di migranti nel centro di Parigi, Lunedì, quando i giornalisti sul campo hanno registrato la brutalità della polizia.
Tre poliziotti coinvolti nel pestaggio di Zecler sono stati indagati per aver usato violenza razziale e tutti e quattro sono ancora detenuti per essere interrogati dopo che la loro detenzione Sabato è stata estesa per altre 24 ore, hanno detto i pubblici ministeri.
Natacha Butler di Al Jazeera ha detto che il ministro degli Interni francese, uno dei principali sostenitori della legge sulla sicurezza, lunedì sarà interrogato all’Assemblea nazionale sui recenti episodi di violenza della polizia.
“Stiamo assistendo a un governo che sembra in crisi. Macron… ha invitato il suo governo a cercare di trovare soluzioni e proporre modi per rafforzare nuovamente la fiducia tra la polizia e il pubblico.
“È difficile pensare cosa voglia inventarsi il governo, perché la maggior parte delle persone vorrebbero semplicemente che questa legge venga ritirata”, ha detto Butler.
Dex Estacado, un rappresentante del Comitato per la giustizia e la verità per Adama, ha raccontato che in quanto uomo di colore che vive a Parigi, gli ufficiali potevano chiedergli un controllo di identità anche sette volte al giorno.
“Succede spesso che se io non sono abbastanza educato, se non so gestire il gruppo di poliziotti che mi parlano, potrei essere picchiato e potrei praticamente morire “, ha detto Estacado.
“Il tribunale… in Francia ha condannato la Francia in quanto stato che conduce regolarmente controlli di identità su persone non bianche.”
“L’ambiente in cui vivo è quello in cui cerco ogni giorno praticamente di gestire la paura.”