L’Isola delle Rose e il sogno di libertà
Mercoledì su Netflix sbarcherà il film biografico sull’impresa dell’Ingegnere Giorgio Rosa e quella definita “l’invasione italiana”.
Negli anni 60 e 70 a cavallo del Sessantotto in tutto il mondo nasce un fenomeno che verrà definito come micronazione e ribattezzato come nazioni del Quinto Mondo. Le micronazioni non sono nazioni vere e proprie, a volte hanno un territorio e a volte nascono solo sul web; hanno una costituzione, un sovrano, monete, francobolli e all’occorrenza anche titoli nobiliari.
Oggi nel mondo le micronazioni sono a centinaia in tutti i continenti e si può diventare cittadini mandando una richiesta online e pagando una modica cifra che va dai 15 ai 30 € si assume la “cittadinanza” senza alcun valore internazionale.
Ma in pochissimi sanno che in Italia ci fu una delle più celebri micronazioni, l’Isola delle Rose, ufficialmente si chiamò Insulo de la Rozoj in esperanto che fu la lingua ufficiale di questa sporadica repubblica marinara.
Fu un isolotto artificiale che sorse a 6,7 milia nautiche da Rimini, quindi di 500 m in acque internazionali per mano dell’Ingegner Giorgio Rosa e una cerchia di amici che il primo maggior 1968 si dichiararono indipendenti dopo 10 anni tra teorizzazione della piattaforma e lavori con annesso ritrovamento della falda d’acqua dolce.
Solo il 24 giugno del 68 Rosa annunciò per mezzo radio la sua indipendenza che teoricamente rispettava tre dei quattro punti della Dichiarazione di Montevideo , ma il giorno dopo il Governo italiano inviò forze marittime a fermare il tutto e avviare il processo di distruzione dell’Isola che fu completato il 22 gennaio 1969.
Si dice che l’isola abbia attratto diversi turisti che la osservavano dalla spiaggia e soprattutto perché era facilmente raggiungibile dalla costa romagnola.
Quella dell’Ingegner Rosa è stata forse una trovata o forse la reale ricerca di libertà e perché no, l’autodeterminazione di un popolo che aveva riunito attorno a sé in nome della Esperanta Respubliko de la Insulo de la Rozoj ovvero Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose.