Nella parossistica isteria antislamica che sta caratterizzando l’establishment politico e culturale francese, emerge la delirante proposta di Guillaume Peltier, deputato della “l’assemblée nationale”.
Il politico, rappresentante eletto del movimento di centro destra “Les Repubblicains”, ha depositato un progetto di legge che prevede di “internare i francesi che siano stati schedati nel quadro della prevenzione della radicalizzazione terroristica in centri di detenzione amministrativa”.
La proposta è corollario delle decisioni governative che hanno autorizzato la schedatura delle opinioni politiche da parte dell’intelligence territoriale.
Il decreto infatti autorizza anche formalmente (invero lo avevano sempre fatto) il “fichage” delle persone in base alle loro opinioni politiche, le loro convinzioni filosofiche e religiose o la loro appartenenza sindacale.
Il progetto Peltier, se approvato, costituirebbe la conferma di una gravissima deriva autoritaria e liberticida che tende a terrorizzare tutti coloro, non solo musulmani, che dissentono dalla campagna governativa tendente a trasformare la Francia sul modello di quanto la Cina sta perpetrando contro gli Uiguri.
La detenzione amministrativa, tristemente nota nella Palestina occupata è una misura di restrizione della libertà individuale applicata, senza processo giudiziale, Essa sfugge alle garanzie e alle procedure penali e può essere prorogata senza limiti temporali.