Dal 20 dicembre tutta Italia tranne l’Abruzzo è in zona gialla ma a partire dal 21 tornano pesanti restrizioni. Le ultime misure entreranno in vigore quasi senza preavviso, con il solito pasticcio normativo ed il tutto per compensare le inefficienze sanitarie.
Con la solita diretta web che ha caratterizzato il clima di guerra di questi ultimi 10 mesi, il Presidente del Consiglio ha ulteriormente inasprito le misure previste per le vacanze di Natale decretate il 2 dicembre. Non bastavano quindi il divieto di spostamento tra regioni dal 21 dicembre ed i 3 giorni senza poter uscire dal proprio comune (25 e 26 dicembre e Capodanno). Adesso saremo tutti in zona rossa il 24-25-26-27 dicembre e poi il 31, e l’1 e 2 gennaio ed il 5 e 6. La Johns Hopkins University intanto ci fa sapere che tra i 20 paesi maggiormente colpiti dal covid siamo quello col più alto tasso di mortalità rispetto al numero di abitanti. A cosa serve quindi il continuo far riferimento di Conte alla scienza e agli scienziati?
L’inutile zona gialla generalizzata
Per la ristorazione che dal 24 dovrà restare chiusa anche a pranzo, avendolo saputo la sera del 18 dicembre, non resta che mettersi ad espletare le pratiche per i ristori che stanno accompagnando alla chiusura tante attività. Regioni come la Toscana e la Campania sono gialle da domenica 20 dicembre ma già lunedì 21 non ci si potrà spostare da una regione all’altra. Quindi per poter entrare ed uscire da Campania e Toscana, incrociando i decreti, resta la finestra temporale che va dalle 5 alle 22 di domenica 20, avendolo saputo il venerdì sera.
Il circolo vizioso dei decreti per Natale
Il Governo ha iniziato ad emanare decreti legge per le misure più restrittive perché ormai fioccano ricorsi per i dpcm. Era già successo il 2 dicembre ma il 18 è subito arrivato un nuovo decreto legge che sovrascrive il precedente, passando però per il dpcm intermedio del 3 dicembre che li tiene legati. Non è semplice spiegare questo pasticcio: D1 fa riferimento a D2 che fa riferimento a D3 sovrascritto da D1. Ed i due decreti legge potrebbero ancora essere modificati nella conversione in legge.
Gli italiani devono pagare per la sanità che non funziona
L’Italia adotterà per Natale le limitazioni agli spostamenti più severe d’Europa ma tra i 20 paesi maggiormente colpiti dal covid siamo quelli col più alto tasso di decessi rispetto al numero di abitanti. Nei giorni scorsi è stato acclarato che abbiamo fatto sparire il documento all’OMS che descriveva il pasticcio italiano ad inizio pandemia (ne ha parlato anche Report). Dopo 10 mesi possiamo dire che forse ad un governo di centro-destra non sarebbe stato concesso di rimanere in carica propagandando per buon operato un sostanziale fallimento sanitario. Dai media al Quirinale sarebbero probabilmente arrivate pressioni per il subentro di un governo tecnico.