L’Unione Internazionale dei Sapienti musulmani ha fatto appello domenica al boicottaggio di Israele fino a quando non si ritirerà completamente dalla palestina occupata.
Una dichiarazione dell’istituzione islamica, che porta la firma del suo presidente Ahmed er-Raysuni e del suo segretario generale Ali al-Qaradaghi, è stata pubblicata sulla pagina ufficiale del gruppo su Facebook.
Questa il testo della dichiarazione: “Lanciamo un appello per il boicottaggio dello stato israeliano, che sta in questo momento occupando la moschea di Al-Aqsa, sta aggredendo i nostri fratelli e le nostre sorelle sulle alture del Golan e in Palestina, sta distruggendo le loro terre e le loro case.”
Il comunicato ufficiale afferma che la resistenza all’occupazione con mezzi legittimi e la cacciata degli occupanti è per l’Islam un obbligo morale ed è riconosciuta sia dalla legge internazionale che dalle risoluzioni delle nazioni unite.
Sottolineando come l’occupazione sia una situazione temporanea, e che quindi non autorizza il sequestro di proprietà private, la dichiarazione prosegue così: “Coloro che acquistano o commercializzano le merci degli occupanti sono peccatori che favoriscono questo crimine.”
“Quindi noi facciamo appello a tutti i musulmani per un boicottaggio economico di massa fino a quando Israele non si ritirerà dai territori occupati.”
Mentre l’Egitto e la Giordania avevano già riconosciuto Israele, anche gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrain, il Sudan e il Marocco hanno nel 2020 normalizzato le loro relazioni con lo stato ebraico.