Il napoletano Raffaele Mustapha affonda Cruciani sulla Palestina: sei uno sciacallo

“Piuttosto che fare il rider a Napoli vado col Mossad a sparare ai palestinesi” questa l’affermazione che Giuseppe Cruciani, conduttore della trasmissione radiofonica La Zanzara ha fatto nella puntata di lunedì 11 gennaio dalle frequenze di Radio 24. Ma Raffale Mustapha musulmano napoletano non ci sta e affonda Cruciani.

Cruciani non è nuovo ad esternazioni violente e sprezzanti nei confronti del popolo palestinese e lunedì sera, parlando del caso del rider aggredito e rapinato a Napoli, ha creduto di essere spiritoso scherzando sulla tragedia dei civili palestinesi uccisi dalle forze israeliane d’occupazione. 

La sua affermazione però non è passata inosservata, tanto che anche l’Ambasciata Palestinese a Roma in un comunicato ad hoc scrive: “Ciò che Cruciani non dice è che le forze di occupazione israeliane di rischi ne corrono ben pochi, mentre è il popolo palestinese a subire quotidianamente violenze e vessazioni, in virtù dell’occupazione illecita della sua terra, riconosciuta ripetutamente come tale dall’Onu”.

Ma senza dubbio l’intervento più efficace è stato quello di un giovane musulmano napoletano che ieri sera ha chiamato in diretta La Zanzara e ha affrontato a viso aperto Cruciani. 

“Hai fatto un’affermazione dissennata nei confronti del popolo palestinese” esordisce Raffaele Mustapha, a quel punto Cruciani semba un agnellino e nega di aver fatto quelle affermazioni. 

Ma Raffaele Mustapha non molla e lo incalza: “tu hai fatto l’apologia dello sterminio di un popolo, tu non puoi dire io preferisco andare in Palestina ad ammazzare i palestinesi”, poi chiama in causa l’altro conduttore della trasmissione David Parenzo: Parenzo tu sei ebreo, dovresti capire cosa significa”

Cruciani senza argomenti lo insulta a più riprese, ma il giovane musulmano napoletano non perde la calma: “io capisco che devi fare la zanzara e devi pungere però tu non hai fatto la zanzara, hai fatto lo sciacallo.”

E poi ancora: “tu vuoi offendere ma io non mi abbasso alle offese, io ti voglio dire che là ci sono bambini, vecchi indifesi che vengono perseguitati“.

Cruciani balbetta ed è in evidente difficoltà, messo alle strette durante la chiamata non sa fare altro che insultare dimostrando che quando si trova davanti ad un contraddittorio pacato non è in grado di sostenerlo e l’unico strumento a sua disposizione è quello di silienziare la voce del suo interlocutore chiudendo la chiamata. 

Chissà cosa sarebbe successo a Cruciani se al posto di affermare di voler sparare ai palestinesi avesse detto “di voler sparare agli ebrei”, probabilmente la sua carriera sarebbe finita per sempre.