Rispondendo ad un sondaggio condotto su un campione rappresentativo dei loro colleghi, il 52% dei liceali di Francia si è detto favorevole al fatto che i simboli religiosi possano essere indossati nella scuola pubblica.
La maggioranza degli studenti francesi quindi, proprio non si appassiona alla guerra che le istituzioni stanno facendo contro la religione in Francia, anzi…
A 17 anni dalla legge che ha interdetto l’uso del hijab e l’esposizione di simboli religiosi nelle scuole gli studenti francesi si esprimono in maggioranza, stretta ma comunque significativa, nel contesto, contro questa concezione muscolare della laicità.
Il 52% dei liceali di Francia è risultato favorevole all’uso di simboli religiosi nella scuola pubblica, la ricerca, condotta da IFOP, un primario organismo d’indagini demoscopiche, per conto della LICRA (Ligue internationale contre le racisme et l’antisémitisme) è stata recentemente pubblicata sullo storico periodico Droit de vivre e ha suscitato molti commenti e riflessioni.
La prima, forse la più clamorosa è che oltre la metà dei giovani francesi, ragazzi e ragazze che non erano ancora nati quando quella famosa legge fu discussa e promulgata e sono cresciuti in un clima di forte colpevolizzazione del fatto religioso, non l’apprezzano affatto.
Il divario generazionale è clamoroso se si pensa che tra gli adulti quelli che accetterebbero i simboli religiosi nella scuola pubblica sono solo il 25% degli intervistati.
Ma c’è di più, il 49% non avrebbe nessuna obiezione al fatto che i funzionari pubblici mostrino le proprie convinzioni religiose e il 38% sarebbe favorevole a una legge che autorizzasse le studentesse a indossare il “burkini” durante i corsi di nuoto. (quota che raggiunge 76% tra gli studenti delle scuole superiori che si dichiarano musulmani).
Anche a proposito del bieco “diritto alla blasfemia” Il 52% degli studenti delle scuole superiori non è favorevole; tra essi i giovani musulmani contrari sono il 78% .
In altra parte del sondaggio il 37% degli studenti ritiene che le leggi che regolano la laicità siano discriminatorie nei confronti dei musulmani (dato che sale all’ 81% dei liceali musulmani)
Francois Kraus, autore della ricerca presentandone i risultati afferma: “Attualmente, i musulmani rappresentano il 14% della popolazione delle scuole superiori, e questo nucleo è molto ostile all’attuale sistema di laicità” .
Ma oltre a questo, c’è un’intera gioventù ostile all’attuale modalità della laicità. Ciò è particolarmente forte nei quartieri popolari, dove si osserva un fenomeno di acculturazione che i sociologi Anne Muxel e Olivier Galland hanno descritto molto bene nella loro indagine “La Tentation radicale”: “Anche se non siamo musulmani, siamo solidali con le cause e il diritto dei giovani a manifestare i propri tratti culturali e identitari. (…) Dato il peso crescente dei musulmani in Francia, e la riluttanza di questi giovani nei confronti delle attuali misure legislative, non possiamo che porre la questione della sostenibilità della legge del 2004 sul divieto alla scuola dei simboli religiosi ostentati , che potrebbe non avere, domani, una base politica sufficiente per essere applicata”