Nel primo pomeriggio di oggi un gruppo di militanti della Lega, guidati dalla deputata europea Silvia Sardone e dal consigliere comunale Massimiliano Bastoni, hanno inscenato una protesta di fronte al portone del centro islamico di viale Jenner a Milano, rivolgendo delle pesanti accuse verso l’Istituto Culturale Islamico, ma il vice-presidente non ci sta e replica: tutte falsità.
Al grido di “stop moschee abusive” i pochi militanti leghisti accorsi hanno presidiato per circa un’ora la strada antistante l’entrata del centro.
Silvia Sardone accusa il sindaco Sala di permettere l’esistenza di moschee abusive e in un post pubblicato su Facebook scrive:“Nelle ultime settimane ho documentato lo scandalo di queste strutture dove ci sono assembramenti in scantinati e palazzine nel silenzio del Comune di Milano.”
La Sardone accusa i dirigenti del centro islamico di non rispettare la normativa anti-covid, poi la deputata leghista si spinge fino a tirare in ballo Erdogan, il terrorismo e l’albo degli imam mentre il suo collega Bastoni, che siede nel Consiglio Comunale di Milano parla di tentativo di aggressione ai suoi danni.
Il vice-presidente dello storico Istituto Culturale Islamico di viale Jenner, Islam Elgharabawi, replica così alle accuse: “Il nostro Istituto svolge la sua attività socio-culturale in Viale Jenner da decenni, alla luce del sole, le accuse che la Sardone e Bastoni ci rivolgono sono molto gravi e totalmente false, nella nostra sede si svolge la preghiera del venerdì? Certo, non è mica un crimine pregare.”
E continua: “La Lega negli anni ha fatto tutto il possibile per impedire la realizzazione di moschee, e il risultato qual è? I musulmani non hanno a disposizione luoghi di culto per pregare e noi dobbiamo supplire a questa necessità, quindi il venerdì ospitiamo la preghiera per evitare che la gente preghi per strada, se è il parroco a fornire generosamente una palestra ai musulmani va bene ma se lo facciamo noi no?
Nel suo post su Facebook Bastoni instiste sul fatto che all’interno dell’immobile di proprietà della comunità islamica si stiano realizzando lavori di ristrutturazione come se si trattasse di opere abusive e anche su questo il rappresentante del centro islamico di viale Jenner ci tiene a precisare: “disponiamo di tutte le autorizzazioni necessarie.”
Interrogato sulle accuse riguardanti il distanziamento Elgharabawi risponde: “Non accettiamo che ci venga detto che non rispettiamo le norme anti-covid, abbiamo ridotto la capienza al minimo, preghiamo distanziati, con le mascherine, ognuno porta un tappeto individuale, all’entrata misuriamo la temperatura a tutti, insomma facciamo tutto quello che è stato stabilito dal protocollo anti-covid per le attività di preghiera realizzato dal governo.”
Ci sono poi le accuse di aggressione fatte da Bastoni alle quali il vice-presidente dell’Istituto replica indignato: “Si tratta semplicemente di un fatto mai avvenuto, inventato di sana pianta, siamo rimasti scioccati da questa accusa perchè sono stato sempre presente e non c’è stata nessuna aggressione, pertanto abbiamo dato immediatamente mandato al nostro legale di procedere con una denuncia per diffamazione, nessuno deve permettersi di infangare la nostra reputazione.”