Per il Jerusalem Day, i coloni della destra ultra razzista si erano organizzati così: in massa, dalle ore 7 del mattino alle 11, avrebbero camminato sulla Spianata delle moschee e provocato i Palestinesi.
Sapendo questo, i palestinesi si sono ribellati e di fronte alle loro rivolte, l’esercito sionista ha deciso di impedire l’accesso ai coloni. Saggia decisione, peccato che poi hanno dato inizio ad un attacco violento all’interno della moschea di Al Aqsa.
Video agghiaccianti mostrano come l’esercito lancia granate stordenti e gas lacrimogeni all’interno delle sale preghiere. Fino ad ora, ore 15.09, la mezzaluna palestinese rilascia che il bilancio dei feriti è 331 con 228 ricoverati.
“Look how they are firing at us. How can we live? How can we live?”
Hundreds of Palestinians hurt during the weekend after armed Israeli police confront protesters outside occupied East Jerusalem’s Old City ⤵️ pic.twitter.com/D8QPEO3QOT
— Al Jazeera English (@AJEnglish) May 9, 2021
Sette palestinesi sono in fin di vita. La moschea, luogo santo di preghiera e pace, dal mattino è testimone di un vero e proprio massacro. Palestinesi cadono feriti, alcuni vengono picchiati e alcuni di essi arrestati senza alcun capo d’accusa.
L’imam della moschea ha rilasciato un’intervista in cui ha detto che “una violenza tale non si vedeva dal 1967”.
Dagli altoparlanti della moschea si sono innalzate grida d’aiuto. Non accadeva da 20 anni. Si è chiamata la umma islamica a salvare la terza moschea più importante al mondo e si sono chiamati tutti i giovani palestinesi della Cisgiordania e di Gaza ad accorrere per proteggere la moschea in pericolo.
مستوطن يدهس بسيارته مجموعة شبان فلسطينيين بالقرب من #باب_الأسباط pic.twitter.com/nNWlTZPlrY
— قناة الجزيرة (@AJArabic) May 10, 2021
Non lontano dalla moschea, avviene poi un atto di vero e proprio terrorismo. Un colono israeliano, alla guida di un’auto bianca investe un giovane palestinese inerme che stava camminando.
Violenza estrema, che la comunità internazionale deve denunciare. In particolar modo, l’imam della moschea in un’intervista dice: “Israele è arrivata a fare tanto perché non c’è nessuna nazione araba che gli va contro”. Fino a stasera si teme che la situazione peggiorerà sempre di più.