Francesco Tieri: mi candido a Roma anche per il diritto di culto dei musulmani

Francesco Tieri, 46 anni, ingegnere, già coordinatore del CAIL- Coordinatore delle Associazioni Islamiche del Lazio ed editorialista di questo giornale ha deciso di candidarsi alla presidenza del Municipio V di Roma, lo abbiamo intervistato.

Perchè hai deciso di scendere in campo? 

Perché nella competizione che si è avviata manca del tutto un contributo centrato sul multiculturalismo. Una moderna capitale europea non può permettersi di ignorare la sua composizione sociale multietnica e multireligiosa, ne può pensare di appiattirla in nome di una non meglio definita integrazione e con un mimetismo religioso di fatto. La prima azione che sto mettendo in capo è la raccolta firme per la mia candidatura alla Presidenza del V Municipio.

Cosa rende il municipio V una zona speciale di Roma? 

Nel quadrante est della Capitale si riscontrano caratteristiche sociali quasi uniche in termini di varietà etnica e religiosa. Altrove forse si sarebbe fatto di questa opportunità un laboratorio sperimentale a cielo aperto e si sarebbero prodotti modelli di convivenza replicabili in altre parti del mondo. Invece è prevalsa la tendenza a non curarsi di queste specificità e a lasciare che le cose, nel bene e nel male, accadessero da sole. Quale miglior combustibile per conflitti sociali potenzialmente esplosivi? Fortunatamente la città è sempre stata più aperta delle sue amministrazioni ed il bilancio della convivenza spontanea non è sempre negativo

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LINK PER SCARICARE IL MODULO PER LA FIRMA 

Quale credi sia il tuo valore aggiunto?

Per le primarie del centro-sinistra mi candido alla Presidenza del V municipio. Il bene prezioso che porto in dote è il mio rapporto diretto e alla pari con i cittadini di origine straniera, e questo grazie al mio essere musulmano. Credo che alla coalizione non passa fare che bene un punto di vista che un po’ si fatica sempre ad inglobare. Il voto alle primarie infatti è aperto anche ai residenti a Roma senza cittadinanza italiana, e questo è indiscutibilmente un plus del centro-sinistra, ma nella carta di intenti ci si è dimenticati degli stranieri

Tu sei un musulmano impegnato per la garanzia del diritto di culto da anni, cosa intendi fare su questo fronte? 

Il tema simbolo che mi propongo di portare alla ribalta è quello del diritto al culto. In Italia vige un intollerabile vuoto normativo per il quale il nostro paese sarà processato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. A Roma, ed in particolar modo nel V Municipio, durante la consiliatura in corso abbiamo avuto un’azione persecutoria nei confronti dei Centri Islamici, resa possibile dal suddetto vuoto normativo, a cui sono seguite importanti sentenze a favore della comunità islamica. I comuni possono sopperire a questo vuoto con appositi regolamenti e col piano urbanistico. 

Sono anche fermamente convinto che le persone religiose possano sempre dare un importante contributo alla vita politica e che sia giunta l’ora di allargare lo spazio per chi pratica tutti i culti. 

In questa fase in cosa consiste la tua campagna?

La prima azione che sto mettendo in capo è la raccolta firme per la mia candidatura alla Presidenza del V Municipio.

E’ necessario raccogliere 400 firme entro domenica pomeriggio. Possono firmare i residenti nel municipio V con cittadinanza italiana. 
La scheda per la firma si può scaricare, stampare a questo link poi andrà firmata e consegnata entro domenica 30 presso l’Associazione Dhuumcatu situata in via Capua 4 a Torpignattara (angolo via Casilina, altezza monumento per i caduti nella prima guerra mondiale).