L’anno passato sulla prestigiosa rivista Nature è stato pubblicato uno studio particolarmente interessante ma che stranamente è passato sotto silenzio. Il lavoro dal titolo “Impact of succussion on pharmaceutical preparations analyzed by means of patterns from evaporated droplets” 1 si è occupato di studiare gli effetti della agitazione meccanica sulle proprietà fisico chimiche delle soluzioni omeopatiche.
La ricerca, peraltro molto ben fatta, pubblicata dalla prestigiosa rivista, è frutto del lavoro congiunto di alcuni ricercatori dell’università di Berna in collaborazione con quelli dell’università tedesca di Witten. Nell’articolo si spiega come, utilizzando delle tecniche innovative come tra le altre la micro-flow imaging, sia possibile apprezzare chiaramente, non solo come l’agitazione di tale soluzioni abbia degli effetti visibili sull’organizzazione delle molecole di acqua, ma anche come un maggiore o minore numero di soccussioni ovvero agitazioni meccaniche, abbiano effetti direttamente proporzionali sulle diverse proprietà organizzative prese in considerazione.
Lo sapevamo
Sapevamo che la succussione ovvero l’agitazione dei rimedi omeopatici avesse un effetto clinico e quindi anche fisico sulle soluzioni omeopatiche è cosa nota a tutti coloro che come medici o come pazienti da centinaia di anni praticano la medicina omeopatica. La dimostrazione che oggi ci arriva aggiunge di fatto poco o niente all’evidenza clinica che da sempre è invece stata negata pregiudizialmente dai detrattori dell’omeopatia. Questa ricerca rappresenta l’ulteriore conferma di come la scienza moderna sappia ancora troppo poco delle proprietà organizzative della materia nel campo delle cosiddette interazioni deboli e più nello specifico, questa è una ulteriore conferma della capacità dell’acqua di ricevere e conservare informazione.
La fortuna della ricerca
La fortuna di questo studio potrebbe essere legata al fatto di come esso sia passato inspiegabilmente sotto silenzio nonostante il suo forte potenziale rivoluzionario, infatti esso non è stato oggetto delle aspre critiche che tutti si aspettavano e a cui sono stati sottoposti altri autori per ricerche altrettanto innovative, un esempio tra tutti, quella di cui è stato oggetto il premio Nobel per la medicina Montagnier nel suo rivoluzionario studio sull’interazione tra campi elettromagnetici e l’organizzazione della materia organica.2
C’è da chiedersi qual’è il movente delle dinamiche che fanno si che determinate affermazioni diventino oggetto di aspro confronto, indifferenza, oppure vengano salutate come innovative o addirittura rivoluzionarie. Il fatto che la ricerca in questione sia difficilmente “smontabile” potrebbe aver consigliato a qualche detrattore della medicina omeopatica di non sollevare scomode polemiche.
La scienza che boicotta se stessa
L’aver negato l’evidenza clinica per centinaia di anni da parte della medicina ufficiale, ora che ci sono le prove secondo i criteri che la stessa medicina reputa attendibili, ci dovrebbe far riflettere sull’idea di scienza che alla nostra società è piaciuto costruirsi. Sono state necessarie delle tecnologie impensabili solo poco decine di anni fa per poter dimostrare qualcosa la cui realtà si conosce da centinaia di anni.
La negazione della realtà di ciò che non ricade nell’ambito del concepibile è la solita, vecchia, trita e ritrita forma di oscurantismo che ogni epoca ha riproposto a se stessa e da cui la scienza moderna non ha saputo emanciparsi. Abbiamo perso centinaia di anni in inutili polemiche e chissà quanti ne passeranno ancora prima che si prenda atto che ci sono filoni di ricerca boicottati stupidamente da secoli a detrimento dello sviluppo scientifico e quindi di tutti. Risuonano ora particolarmente attuali le parole di grande clinico del secolo scorso L. Vannier: “La gente dovrebbe abbandonare l’abitudine di considerare falso ciò che non conosce”.
1.Impact of succussion on pharmaceutical preparations analyzed by means of patterns from evaporated droplets Maria Olga Kokornaczyk, SandraWürtenberger & Stephan Baumgartner. Scientific Reports volume 10, Article number: 570 (2020)
2.DNA waves and water L Montagnier , J Aissa , E Del Giudice , C Lavallee , A Tedeschi , and G Vitiello. Journal of Physics: Conference Series 306 (2011) 012007 doi:10.1088/1742-6596/306/1/012007