Il Consiglio dei diritti umani dell’Onu ha deciso di aprire un’inchiesta internazionale sulle “violazioni dei diritti umani commesse nei Territori palestinesi occupati e in Israele da aprile scorso”, ma anche “sulle cause profonde” delle tensioni.
La risoluzione, votata su iniziativa pakistana e approvato in seduta straordinaria con 24 voti favorevoli, 9 contrari e 14 astensioni – è stata preceduta da un intervento dell’Alto Commissario per i diritti umani Michelle Bachelet.
La commissaria ha detto che gli attacchi di Israele sulla Striscia di Gaza durante il conflitto potrebbero costituire “dei crimini di guerra”.
Dal canto suo Israele, che non fa parte del Consiglio, ha definito l’organismo ONU “un’istituzione “guidata dall’ipocrisia e dall’assurdo” e il premier Benjamin Netanyahu l’ha respinta denunciando “l’aperta ossessione anti-israeliana dell’Onu”. “Questa farsa – ha continuato furioso Netanyahu – si fa beffe del diritto internazionale e incoraggia i terroristi in tutto il mondo”.
Anche tra Israele e la Francia c’è tensione a causa delle parole attribuite al ministro degli Esteri di Parigi Jean-Yves Le Drian che, in un’intervista dei giorni scorsi, ha parlato di “rischio apartheid” nello Stato ebraico a causa delle violenze tra arabi ed ebrei durante il conflitto.
Il ministro degli Esteri Gabi Ashkenazi oggi ha convocato l’ambasciatore francese Eric Danon, al quale ha espresso la forte contrarietà di Israele.