Sogno o son desto? Infine il passaporto sanitario è realtà. A sedici anni evirarsi o fare una cura ormonale per cambiar sesso diventa un gesto cool, trendy, una proroga naturale mentre rifiutarsi di assumere un farmaco diviene un atto criminoso e contro natura.
Sogno o son desto?
Per trovare rappresentanza pubblica e politica dovrei rivolgermi a Salvini che già da tempo è stato vaccinato contro l’esercizio di qualunque pratica cerebrale. Per esprimere un qualunque atto libertario, per quanto irresponsabile, devo affidarmi alla Destra mentre la cosiddetta Sinistra si è messa da tempo la mascherina per nascondere una triste evidenza: da trent’anni oramai la sua bocca non ha più fiato e alcuna parola nuova.
Sogno o son desto?
Il patto generazionale da atto di coscienza è mutato dapprima in ricatto e poi in obbligo implicito; per cui un’intera generazione di giovani (dalla pubertà ai trent’anni), dopo due anni di vita snaturata, si vede costretta a vaccinarsi. E cosa significa? In poche parole: accettare di accogliere un farmaco che è ancora in via sperimentale, pur avendo un rischio sanitario prossimo allo zero piuttosto che all’uno. E perché mai? Per salvaguardare generazioni che hanno una speranza media di vita non di cinquanta o sessant’anni ma di venti e anche meno. Generazioni giustamente vaccinate per abbassare il loro rischio su una soglia che si assesta intorno all’uno.
E non dimentichiamoci che da più di un anno non si fa più menzione di terapia se non accompagnata da un unico angosciante aggettivo: intensiva. In tutto questo tempo saranno pur migliorate le cure grazie ad una comunità scientifica che in pochi mesi è stata capace di fabbricare uno stuolo di vaccini così evoluti! E Dio non voglia che tra qualche anno insorgano casi di alterazioni organiche che portano a leucemie, tumori o una semplice infertilità. Chi glielo andrebbe a spiegare? Le cariatidi che prendono decisioni che nel frattempo saranno mummie, cenere o un triste ricordo?
Sogno o son desto?
Le misure maggiormente draconiane della nostra recente storia repubblicana sono state prese da una coalizione non eletta, capeggiata prima da un avvocato poi da un banchiere re del sistema del debito, retta da un partito ostinatamente tra i posti di comando pur senza una maggioranza da molto tempo oramai. Governanti che giustificano le misure prese con lo spauracchio di un nuovo lockdown, misura peraltro da loro stessi creata.
Sogno o son desto?
Ma la vita quotidiana sta davvero per diventare un lungo e reiterato check-in in un cazzo di aeroporto? Film? Passaporto. Nuotata? Passaporto. Cenetta? Passaporto. Vogliamo davvero vivere così? E lo sapete ormai che la forma di tali misure sarà irreversibile o ancora vi illudete che sia una coraggiosa risposta all’emergenza?
Non si poteva semplicemente vaccinare le categorie a rischio e lasciare gli adulti sopra i quarant’anni liberi di decidere con una semplice clausola: non vuoi vaccinarti, allora in caso di terapie intensive piene vai in coda. Semplice no, come patto di responsabilità civile? Ma si dirà: oddio che folle incostituzionalità, oltrepassare l’universale diritto alla cura! Ma cosa c’è di costituzionale in tutto quel che sta accadendo da due anni a questa parte? Avete bisogno di Benigni che vi reciti la Costituzione, come una poesia di Trilussa in trattoria, per scoprire qualche magagna nelle ultime leggi?
Sogno o son desto?
Visto che oggi e già da un po’ per la verità ci piacciono così tanto i numeri e da loro dipendiamo per prendere qualsivoglia decisione, perché nelle Conferenze Stampa in cui si annunciano i Decreti, al posto di una retorica demodé e patetica, non si snocciolano numeri? Soltanto numeri e non dei semplici contagi e ricoveri, quelle son cose buone per Corriere, Repubblica e Televisione. Piuttosto il dettaglio statistico del rischio per ogni fascia d’età con o senza vaccino, ponderandola con speranza di vita e rischi imprevisti legati al vaccino stesso. Il Comitato Scientifico non scrive poesie e mai le ha lette, usa programmi numerici per comprendere il nemico virale e affrontarlo. Offriteci una buona volta questi numeri nella loro nudità! E non più uno stuolo di parole più meccaniche di qualunque verso animale.
Voi che avete sempre diffidato di qualunque governo e di qualunque legge. Perfino di quelle giuste oppure di quelle che hanno stuprato la terra col cemento e costantemente depauperato l’istruzione. Quelle che vi hanno ingiustamente inchiodato a lavori meschini in attesa di pensioni sempre più postume. Proprio voi come mai oggi credete così ardentemente ai Governanti? Pensate che sulla quantità della vita piuttosto che sulla qualità il paradigma della scelta cambi in maniera così brusca? Magari sarà così, anzi sicuramente è così ma perché non lasciar spazio a un minimo di critica, come mai?
Voi che a vent’anni avete manifestato contro i fumi dell’imperialismo, sfilando contro il G7 poi diventato otto per arrivare fino a venti, scagliando pietre contro l’ingenua polizia. Voi che ora restate in cucina a preparare il pane fatto in casa guardando l’ultima serie Netflix e aspettando il prossimo pacco amazon…ora che l’assurdo è arrivato nei vostri pressi e riguarderà i vostri figli; perché non muovete più un dito? Lo sapete vero? Che dopo questa tornata di soldi a pioggia caduti dai cieli europei non basteranno i diritti dell’arcobaleno per arrestare un temporale decennale di tagli, tasse e privatizzazioni? Che dalla pervasività di un tale controllo non si tornerà più indietro? Voi sognate o siete desti?