Cosa prevedono gli accordi di Doha tra USA e Talebani

É da un paio d’anni, prima con Donald Trump ed adesso con l’attuale Presidente, che gli americani ed i loro alleati stanno cercando di uscire dall’Afghanistan.

Alla fine sono riusciti a delegittimare qualsiasi altra soluzione e a riconoscere a livello internazionale i Talebani loro acerrimi nemici come partner in una trattativa prima di lasciare definitivamente il Paese.

Finalmente alcuni mesi fa a Doha viene firmato un accordo tra gli americani ed i loro avversari le cui conseguenze vediamo oggi.

L’accordo tra gli Stati Uniti ed i Talebani è il risultato  dei negoziati iniziati nel settembre 2018 dal rappresentante speciale statunitense Zalmay Khalilzad, poi confermato da Biden, su iniziativa di Donald Trump.

Trump ha negoziato un accordo direttamente con il movimento escludendo di fatto il governo di Kabul.

Grazie all’accordo i Talebani hanno ottenuto il ritiro delle truppe, impegnandosi in cambio a non avere in futuro relazioni con organizzazioni ritenute terroristiche dal Dipartimento di Stato e ad  iniziare un dialogo con i politici afghani per una riconciliazione nazionale.

Magro bottino per gli USA che cercano però di salvare la faccia di fronte ad un esito inevitabile.

Certamente una rovinosa sconfitta dell’ideologia americanista dell’esportazione della  democrazia nei paesi musulmani tramite occupazione militare, una strategia che ha distrutto completamente l’Afghanistan dopo aver distrutto l’Iraq costruendo un governo fantoccio, che non  aveva alcuna base sociale ed era appeso al filo dell’occupazione americana.

L’accordo ha dei punti molto importanti sia in politica interna che estera:

  1. Politica di pacificazione del paese 
  2. Salvaguardia dei diritti umani stabiliti dalla Sharia per uomini donne e bambini/e
  3. Politica di non aggressione e rapporti pacifici col resto del mondo  
  4. Eradicazione delle piantagioni di oppio  
  5. Rifiuto di ospitare eventuali organizzazioni terroristiche e di dar loro aiuto in qualsiasi modo  

Siglando questo accordo i Talebani vengono riconosciuti come governo legittimo del Paese.

Si parla già della possibilità quindi di riconoscimento da parte del governo di Boris Johnson.

Oggi si parla apertamente di un possibile riconoscimento di un governo di coalizione talebani/clan tribali  da parte dei cinesi che già hanno invitato due volte i capi taliban in Cina.

La pacificazione dell’area  potrebbe diventare possibile grazie alla mediazione del presidente pachistano Imran Khan e al lavoro di  intelligence del Pakistan interessata ad esercitare un’influenza sull’Afghanistan. 

Infatti dal febbraio scorso, data di sigla dell’Accordo sono molte le novità che sono state poste a conoscenza dell’opinione pubblica in Asia ed in Occidente. 

L’America ne esce abbastanza con le ossa rotte visto anche il patetico discorso di Biden dal quale si è capito perfettamente la gravita della sconfitta militare ed ideologica. 

Per vent’anni hanno tenuto in piedi il Paese appeso ad un filo degli aiuti internazionali senza creare un ceto medio produttivo e chiudendo gli occhi sui traffici illeciti che arricchivano i signori  della guerra e dell’oppio. 

Nemmeno possono tessere una strategia neocoloniale per imporre i valori occidentali a chi preferisce di gran lunga il diritto islamico tradizionale alle barcollanti leggi umane, seppure  vivono un’esistenza dura gli afghani sono notoriamente un popolo indomito che non è mai stato conquistato e che ha una storia ed una cultura molto illustre.

Mentre politici e media occidentali trattengono il fiato il nuovo governo ha annunciato che sarà  il governo di tutti che non ci saranno vendette e che i diritti delle donne e dei bambini saranno  rispettati nel quadro della legge islamica.

Dall’Afghanistan in mano ai talebani, arriva infatti l’apertura alle donne al governo: “L’Emirato Islamico non vuole che le donne siano vittime – ha  affermato Enamullah Samangani, membro della commissione Cultura degli insorti – dovrebbero  far parte del governo, secondo i dettami della Sharia”.

Poi l’annuncio di una amnistia per i funzionari del vecchio regime, il diritto delle donne si lavorare e dei bambini/e di studiare è stato ribadito dal portavoce dei Talebani Zabiullah Mohamed in una lunga intervista che l’esponente politico ha concesso a India Today nella quale ha affermato:  Le donne saranno ammesse al lavoro nel risoetto del loro ruolo e della loro natura secondo il dettato della  Sharia mentre i giovani ( si intende ambo i sessi ) saranno ammessi a scuola.”

Il portavoce ha affermato inoltre nel quadro della diplomazia che il nuovo governo intende  mantenere rapporti diplomatici pacifici con gli altri Stati e che saranno rispettati i diritti degli ambasciatori  

Alcuni analisti leggono il trionfo dei guerriglieri come una costruzione in gran parte  dovuta all’abile operazione di intelligence dei servizi segreti pachistani.

I talebani hanno affermato di voler avere buoni rapporti sia col Pakistan che con l’India il che dovrebbe rendere più difficile l’esportazione del brand in Kashmir e in Waziristan ( dove hanno usato per anni la lotta armata contro il governo  e gli oppositori politici e religiosi) .

Recentemente il premier pakistano Imran Khan ha  ribadito la volontà del paese di stabilizzare l’area.