Elezioni in Macedonia: l’avanzata delle candidate musulmane

Le elezioni locali nella Repubblica della Macedonia del Nord sono imminenti e già gli inizi della campagna elettorale sono stati segnati da una retorica piena di mutue accuse oltre a insulti vari fra i rappresentanti degli opposti schieramenti. Nè sono mancati altri e più seri incidenti come atti vandalici o addirittura sparatorie durante i comizi. Tuttavia, la realtà pre-elettorale macedone rivela aspetti anche positivi e promettenti.

Numerose ragazze e donne hanno presentato la propria candidatura garantendo colore e speranza a questa campagna, alla maniera in cui solo le donne sanno fare.

Vero è che fra i 301 candidati sindaci solo 25 sono donne, ma va tenuto conto del fatto che la donna musulmana nella Repubblica della Macedonia del Nord affronta una triplice discriminazione: in quanto donna, in quanto musulmana ed in quanto appartenente ad una etnia minoritaria (albanese, turca, torbesha, ecc.)

L’Unione Democratica per l’Integrazione in queste elezioni comunali parteciperà con 35 liste per consiglieri e 19 candidati a sindaco, di cui 6 (Struga, Presidente, Shuto Orizari, Bitola, Mavrovo e Kumanovo) sono donne. Tra queste Imrane Ramadani Morina, assistente universitaria e madre di tre figli. Conosce molto bene la politica poiché ha dedicato tutta la sua vita accademica all’apprendimento prima e all’insegnamento poi della politica. Dopo la laurea magistrale in Scienze politiche, politica estera e diplomazia (sul tema: “Le relazioni tra le nazioni secondo la Carta di Medina”), ha conseguito il dottorato presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Giustiniano I di Skopje. 

Morina Ramadani

La professoressa Ramadani esorta i suoi compatrioti alla moderazione e ad astenersi dal denigrare gli altri candidati, mostrando etica e moralità nel corso di questa campagna:

“Vi chiedo di mostrare maturità e cultura politica, e di intendere le elezioni come un’arena dove vince il migliore. Dobbiamo gareggiare al modo giusto cioè con i nostri programmi perché atti vandalici, insulti e denigrazione non sono mai stati e non fanno parte della nostra cultura. Quindi facciamo attenzione a queste brutte azioni come l’incitamento all’odio perché alla fine ognuno è responsabile delle proprie azioni. Che Allah ci protegga e ci guidi”.

Nella lista della squadra della coalizione “Alleanza per gli Albanesi” e “Alternativa” per il Consiglio Comunale di Gostivar, con il numero 18 c’è Gylsym Koçi, economista.

Questa giovane donna ha completato i suoi studi superiori presso la Facoltà di Economia dell’Università di Tetovo. Dal 2008 gestisce l’azienda di famiglia, una delle prime librerie della città di Gostivar.

“Quello che mi aspetto da queste elezioni è sicuramente una nuova opportunità per dare il nostro contributo. Sono pronta a dare il mio contributo e ad impegnarmi per fare la differenza con il mio lavoro. Il lavoro di comunità è sempre stato una priorità, poiché sono cresciuta con questo tipo di spirito”.

Un’altra candidata per lo stesso partito, per la città di Kerova, Hazize Jonuzi, laureata in “Pubblica Amministrazione” e con un Master in Pubblica Amministrazione dell’UE.

Dal 2013 è direttrice della CET ACTIVE LIEE un’organizzazione no-profit che opera in tutta la Macedonia settentrionale e il cui obiettivo principale è promuovere valori etici e sociali.

Hazize Jounuci

“ Mi impegno ad alzare la voce e cambiare la consapevolezza delle donne e delle persone con disabilità per proteggere le loro libertà e diritti secondo la legge e la Costituzione.

La mia missione di vita è avere una società con dignità inviolabile, con alti valori morali, equa e, senza ricatti e senza discriminazioni. Sarò impegnata come sempre in tutti questi ambiti. Ma la mia priorità saranno sempre le donne e le persone appartenenti a gruppi emarginati: anziani, disabili e minoranze… Con la speranza e la fiducia in Dio”.

Sevim Veseli Berzati, candidata come consigliere del Movimento Besa nel Consiglio Comunale di Tetovo, con il motto “Con tutto”

Sevim, nata a Skopje, è madre di due figli e ha al suo fianco un marito imam, il ​​suo più grande sostegno nella vita come pure nel suo impegno e contributo alla società. E’ laureata in Giurisprudenza ed ha lavorato presso il Consiglio di radiodiffusione ed è attualmente impiegata presso il Ministero della Cultura come avvocato nel settore legale.

Alla domanda su quale sia il messaggio per le donne in generale, ma soprattutto per chi si occupa di politica, risponde: “Il mio messaggio a tutte le donne, in particolare a quelle impegnate in politica, è questo: iniziare un nuovo viaggio spaventa tutti, ma dopo ogni passo capiamo quanto sia pericoloso rimanere fermi. Questo Paese ha bisogno di noi e del nostro impegno, oggi più che mai”.

Merita Saiti, laureata in Scienze Politiche ha anche studiato Lingua e Letteratura Albanese. Ha poi proseguito i suoi studi ottenendo un Master in Diplomazia. Merita ora lavora presso il Ministero dell’Ambiente e della Pianificazione Territoriale per assistere nel processo di integrazione della Repubblica di Macedonia nell’Unione Europea.

Merita Saiti

Alla domanda su come sia nata la voglia di candidarsi, parla della sua  preparazione in scienze politiche, ma non solo:

“La politica sarà più di un semplice campo di studio, il coinvolgimento emotivo per contribuire al miglioramento e alla sensibilizzazione della politica tra i cittadini saranno elementi molto forti che mi spingono verso un impegno serio. Il modo in cui vedo l’attività politica non coincide con il modo in cui i partiti esistenti la conducono. Il mio impegno in politica dimostra anche il desiderio e la necessità del coinvolgimento delle donne in questo campo e l’eliminazione dei pregiudizi una volta per tutte. Spero che questa sia una strada asfaltata per quello che verrà dopo, in queste elezioni mi aspetto di cambiare l’idea che i partiti siano enti inviolabili…”.

Con coraggio e determinazione queste ragazze e queste donne, ma anche tante altre che stanno attivamente gareggiando in questo viaggio cruciale per il futuro del Paese, si sono impegnate a non essere solo numeri utili alle quote rosa. E al di là delle diverse convinzioni politiche, rappresentano la voce delle donne e rivendicano con coraggio aspirazioni ad un vero  cambiamento!