Ha concluso il suo percorso terreno Abdulquddus Enzo Adamo Venturini, uno dei primi musulmani italiani della fine del ‘900.
Un fratello sincero che ha dispiegato il suo impegno sulla via di Allah con generosità a costanza finché la sua salute glielo ha permesso.
Veniva da destra, e nel suo percorso tormentato incontrò in carcere alcuni musulmani che gli rappresentarono una visione che era già nel suo cuore ma che non aveva ancora definito spiritualmente ed eticamente.
Fu shaykh Abdul Rahman Pasquini del Centro Islamico di Milano e Lombardia, che allora era in via Anacreonte a Milano a visitarlo in quel luogo e abbracciò l’Islam.
In semi-libertà lavorò con altri convertiti in un forno che produceva pane arabo nei pressi di Bergamo, successivamente iniziò la sua carriera di agente immobiliare.
Tra le sue passioni spiccava quella della pittura che praticava realizzando opere astratte caratterizzate dalla vivacità dei colori e dalle forme geometriche.
Il fratello Abdulquddus è stato uno dei fondatori della Casa della Cultura Islamica di Milano e si dedicava in particolare al sostegno dei poveri, organizzando la distribuzione di aiuti alimentari.
Quasi tutta la sua famiglia lo seguì nella sua scelta religiosa, sua moglie e due dei suoi figli.
Le sue spoglie mortali sono state tumulate ieri 25 ottobre nella zona islamica del cimitero di Pavia in via San Giovanni.
Dio ne abbia misericordia e conforti i suoi cari.