A Magenta, un comune di quasi 25mila abitanti in provincia di Milano, c’è un candidato sindaco musulmano. Pakistano di origine e magentino di adozione, impiegato contabile, 36 anni e padre di 3 figli. Abbiamo intervistato Munib Ashfaq del partito La Nuova Italia.
Munib, dalla precedente volta che ti abbiamo intervistato hai fondato un partito e ti sei candidato a sindaco, cosa dobbiamo ancora aspettarci? A proposito, as-salam aleykum
Wa aleykum salam, spero che la prossima volta mi intervisterete da Sindaco, inshaAllah
Due anni fa parlavi di una lista civica, poi è nato un partito che punta a fare politica a livello nazionale. Non ti sarai montato un po’ la testa?
Guarda Francesco, noi facciamo politica per il rispetto dei diritti umani, la parità e l’uguaglianza tra i cittadini. La nostra composizione sociale ci da un punto di vista secondo il quale in questa direzione c’è ancora tanto da lavorare, e si tratta di una necessità che investe tutto il territorio nazionale. A Magenta in particolare quasi il 15% dei residenti è di origine straniera.
A proposito, ma chi siete? Un partito di stranieri?
Tra i soci ed i simpatizzanti del nostro movimento politico ci sono cittadini di ogni estrazione sociale ed anche persone di origine straniera per lo più dal Pakistan e dall’Egitto. Questa diversità si rifletterà nella composizione della lista elettorale
Un partito nazionale che si candida solo nel piccolo comune di Magenta?
Abbiamo iscritti in diverse città, anche in comuni che andranno al voto nel 2022 come Magenta. Presenteremo una lista ovunque sussisteranno le condizioni per farlo.
Va bene signor partito nazionale, parlaci un po’ dei vostri valori e di cosa proponete per il comune di Magenta
Come già detto noi perseguiamo l’effettiva parità ed uguaglianza di tutti i cittadini e questo obiettivo presuppone lo ius soli ed il contrasto ad ogni forma di xenofobia e islamofobia. Per il comune di Magenta abbiamo un programma fatto di punti molto sentiti dalla cittadinanza e sui quali abbiamo anche iniziato molte battaglie.
Io ho letto un elenco di 11 punti
Si è quello il nostro programma, i cittadini sanno o sapranno presto cosa intendiamo fare per ognuno di quei punti. Si tratta di tematiche sulle quali ci spendiamo da tempo, documentando e denunciando, facendo anche formali richieste all’amministrazione. Ma è anche solo un programma iniziale, perché il punto principale non lo abbiamo scritto ed è l’ascolto costante della cittadinanza. Magenta era una città vivace che a partire dalla crisi del 2008 ha imboccato percorsi anche degenerativi nella sordità e nell’incapacità delle amministrazioni che si sono succedute. Noi vogliamo farla rinascere insieme alla cittadinanza tutta.
Ti ho visto molto attivo su Facebook nei giorni scorsi sulla questione semafori, che questione è? E’ quello il modo con cui conducete le vostre azioni politiche?
Alcune settimane fa c’è stata una tempesta che ha fatto alcuni danni ed ha messo fuori uso alcuni semafori. Come ogni volta che affrontiamo un problema, noi abbiamo documentato la cosa e poi chiesto all’amministrazione di ripristinare i semafori, andando poi periodicamente a verificare e documentare eventuali avanzamenti. La stessa tempesta ha fatto cadere degli alberi nel giardino di una scuola e noi abbiamo fatto eguale pressione sull’amministrazione fino alla risoluzione del problema.
Anche i semafori adesso sono tornati in funzione. Senza questo tipo di pressione l’amministrazione non affronta i piccoli e grandi problemi che affliggono la cittadinanza. Un esercente si è rivolto a noi per il problema della ex discarica in via Tobagi che veniva ancora usata per smaltire impropriamente rifiuti di ogni tipo e noi abbiamo documentato e fatto pressione fino alla bonifica dell’area. Ma non facciamo solo denuncia, ovunque è necessario proviamo a dare il nostro contributo per la risoluzione dei problemi.
Per esempio?
Davanti alla stessa scuola danneggiata dal maltempo di cui ho parlato si era stanziata una famiglia rom con la propria roulotte. Questo creava disagio ed anche paura nelle famiglie che hanno i figli in quella scuola. A noi non fa paura alcuna diversità e non abbiamo pregiudizi. Abbiamo parlato con la famiglia rom e li abbiamo supportati nella ricerca di una sistemazione logistica adeguata.
Munib, pare che tu risolva tutto, posso parlarti dei miei problemi?
Magari fosse cosi, ci sono tante cose che abbiamo avviato ma che non sono arrivate ancora a soluzione. C’è il problema della manutenzione ordinaria degli edifici delle scuole e quello di un opportuno stanziamento per il sostegno agli studenti disabili. Manca un asilo nido comunale che noi ci impegniamo a realizzare. Poi c’è il problema di un parcheggio multipiano dato in gestione ad una multiservizi e mai andato in funzione. E’ diventato sede di bivacco giovanile e di atti vandalici. Noi vogliamo realizzare parcheggi gratuiti, è un punto del programma.
Il punto 3 recita semplicemente “sicurezza”, ti metterai a fare lo sceriffo?
Possiamo ricollegarci agli atti vandalici di cui sopra, nel degrado cresce anche la criminalità. Noi vogliamo riqualificare le piazze principali di Magenta per attirare investitori e rilanciare il commercio, realizzare un parco divertimenti dove i giovani possano convogliare le loro energie positive, ma vogliamo anche aumentare la sorveglianza, con l’ausilio di telecamere e con nuove assunzioni nella polizia municipale. Il nostro primo risultato di riqualificazione l’abbiamo ottenuto per la fontana in via Milano che vessava in uno stato indegno.
Sai che anche io sono musulmano, adesso dimmi che realizzerete una moschea a Magenta
Prima voglio dirti altre due cose che vogliamo fare. La prima è una rivoluzione degli uffici comunali che adesso erogano servizi in tempi biblici. La seconda, per quanto nelle facoltà di un’amministrazione comunale, provare a tenere aperta la farmacia comunale h24. Abbiamo un’età media della popolazione molto alta e la necessità che l’utenza dopo un certo orario non sia costrette a recarsi
E la moschea?
Sul diritto al culto abbiamo più vertenze con l’amministrazione ed abbiamo ottenuto sentenze a favore. C’è il problema dei luoghi di culto, quello delle aree cimiteriali da destinare alle confessioni non cattoliche, e per noi musulmani la questione di uno spazio pubblico due giorni all’anno per poter celebrare le nostre due feste. Ma La Nuova Italia non è un partito islamico, il primo punto del programma è “diritti delle minoranze etniche e religiose”, tutte.