Ieri, venerdì 10 giugno la comunità Islamica di Venezia e Provincia ha inaugurato il nuovo luogo di culto alla presenza del presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche Italiane, Yassine Lafram, con lui il presidente della Comunità, Sadmir Aliovsky, l’imam e teologo siriano Hammad Al Mahamed.
Hanno partecipato anche diversi esponenti delle istituzioni e rappresentanti della Chiesa, tra i partecipanti anche l’ambasciatore Umberto Vattani, oggi presidente della Venice International University di a Venezia.
Lafram nel corso del suo intervento ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza della garanzia del diritto di culto nel Paese.
“Se possiamo aprire una moschea è grazie alla Costituzione italiana, che garantisce la libertà di culto e dell’esercizio di culto, la libertà di pregare chi vogliamo quando vogliamo e dove vogliamo, nel rispetto dell’ordinamento italiano, quindi grazie ai padri costituenti che ci hanno pensato” ha detto.
L’ambasciatore Vattani, nel suo discorso ha invece ricordato come a Venezia si siano rifugiati i prima i greci ortodossi, poi gli ebrei, gli armeni, i musulmani, fino alla recente esperienza dell’Istituto superiore afghano.
Il presidente della comunità Aliovsky ha invece ricordato l’importanza di aprirsi: “Questo non sarà il classico centro aperto ai soli Musulmani, ma un centro che darà vita a tante attività, un centro di condivisione aperto a tutti, un bene comune che arricchisce ancor di più la nostra città.”