Carlo Kamal Corbucci, noto avvocato e studioso di cultura islamica e metafisica è tornato a Dio, il funerale si è tenuto oggi alla Grande Moschea di Roma.
Umbro di origine, come amava sempre sottolineare, ma romano di adozione ha esercitato la professione di avvocato per oltre quarant’anni oltre ad aver ricoperto per nove anni incarichi dirigenziali presso il Ministero del Tesoro.
Corbucci nutriva un grande interesse nei confronti della spiritualità, del misticismo e della filosofia islamica, negli anni i suoi studi hanno fruttato numerose pubblicazioni tra le quali “A chi fa paura René Guénon? ” edito da Cinabro Edizioni, “René Guénon e Ibn Arabi” edito da Irfan Edizioni e “Islam: sunnismo e sciismo. Dalla prospettiva metafisica e iniziatica dell’esoterismo integrale” sempre con Irfan Edizioni.
Ma è nella sua veste di avvocato che Corbucci è noto nella comunità islamica che oggi è in lutto, infatti dagli anni 90′ in poi ha assunto la difesa di decine di processi i cui imputati musulmani erano accusati ingiustamente di “terrorismo islamico” divenendo così il principale riferimento legale della comunità islamica italiana.
I processi patrocinati da Corbucci sono stati 27 e nella maggior parte si essi ha ottenuto importanti assoluzioni smontando impianti accusatori che, come poi ha spesso spiegato nei suoi scritti, avevano una matrice ed un intento esclusivamente politico.
I decenni in cui l’avvocato Corbucci ha condotto la sua battaglia per la verità e la giustizia sono stati particolarmente difficili e la situazione si è aggravata a seguito dell’11 settembre e alle guerre di invasione in Afghanistan e Iraq, momento in cui quella “islamica” è stata rappresentata come la minaccia principale alla sicurezza degli stati occidentali.
Nel suo libro più importante: “Il terrorismo islamico falsità e mistificazione” Corbucci ripercorre in oltre 1700 pagine tutti i casi di cui ha assunto la difesa legale, svelando al lettore i meccanismi politici, mediatici, investigativi e giudiziari attraverso i quali si creavano teoremi e finti colpevoli pronti da servire in pasto all’opinione pubblica e agli alleati d’oltreoceano. Il libro contenente numerosi atti giudiziari allegati costituisce un patrimonio di memoria unico sui decenni bui della persecuzione giudiziari anti-islamica dal valore inestimabile.
Ma Corbucci non si è dedicato solo a questi importanti processi, nel corso della sua lunga carriera si è sempre messo a disposizione di tutti, cercando di aiutare centinaia di fratelli e sorelle, spesso a titolo gratuito, a risolvere problemi legali di ogni tipo. Anche le moschee hanno beneficiato della sua grande capacità ed esperienza in quanto grazie al suo lavoro è riuscito spesso a sventare la chiusura dei luoghi di culto informali a Roma sottoposti a provvedimenti dell’amministrazione capitolina.
Da un anno circa Carlo Kamal Corbucci collaborava con questo giornale e tutta la redazione si stringe alla famiglia e alla comunità che hanno perso un grande uomo, che Dio ne abbia misericordia e lo accolga nel Suo paradiso.