Il 7 settembre l’Istanbul Historical Turkish Music Ensemble porterà a Milano il rituale mistico della confraternita sufi dei Mevlevi, nota in occidente come quella dei Dervisci rotanti. L’evento rientra nella programmazione del Teatro Menotti e si terrà presso la location della Cascina Ri-Nascita/Carpana, nel quartiere Corvetto del capoluogo meneghino. I biglietti sono acquistabili on-line.
L’Istanbul Historical Turkish Music Ensemble è un’istituzione del Ministero Turco della Cultura e il suo scopo è quello di preservare il patrimonio della musica colta turco-ottomana che comprende il repertorio prodotto nell’ambito del sufismo. Per la specifica confraternita dei Mevlevi la parte “coreutica” è inscindibile da quella musicale e questo ensemble è dedito anche alla salvaguardia dell’autentica esecuzione del semà dei Mevlevi. Agli occhi occidentali questa cerimonia appare come una danza ma va ricordato che si tratta di una pratica devozionale eseguita a partire dal XIII secolo in ambiti di adesione formale al sufismo che a sua volta presuppone la pratica della religione islamica.
Il semà è anche in grado di indurre stati estatici e simbolizza l’ascesa spirituale dell’essere umano che anela ad avvicinarsi a Dio (Mandel, 2003). La sua parte musicale rientra nel suddetto patrimonio culturale fatto di elementi (forme compositive, divisione dell’ottava, strumenti utilizzati, ecc…) che differiscono dalla tradizione musicale occidentale. Si deve proprio alla resilienza del sufismo se nel secolo scorso questa conoscenza, fatta anche di prassi esecutive, non è andata definitivamente perduta (Ze Zorzi, 2010). Filologicamente l’Istanbul Historical Turkish Music Ensemble è garanzia di un’esecuzione come quelle che per il repertorio della musica antica occidentale definiamo esecuzioni storicamente informate. L’evento è quindi da considerarsi abbastanza unico.