Mentre il Medio Oriente è sconvolto dall’inaspettato attacco di Hamas a Israele, crescono le inquietudini in Europa. Una delle principali preoccupazioni è il ruolo potenziale della Russia nel conflitto, specialmente considerando i legami consolidati tra il Cremlino e l’Iran, sostenitore noto di Hamas.
Attualmente, non ci sono prove concrete del coinvolgimento diretto della Russia nell’offensiva di Hamas. Tuttavia, è innegabile il sostegno iraniano a Hamas, e il crescente rapporto tra Teheran e Mosca potrebbe avere profonde implicazioni, in particolare alla luce dell’assistenza fornita dall’Iran alla Russia con droni per l’Ucraina.
Storicamente, Russia e Israele hanno mantenuto relazioni diplomatiche robuste, con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il presidente russo, Vladimir Putin, che nel corso degli anni hanno consolidato i loro legami. Ma la dinamica emergente in Medio Oriente potrebbe influenzare queste relazioni.
Il fulcro della questione è la crescente interconnessione tra Mosca e Teheran. La recente assistenza tattica della Forza Quds iraniana a Hamas è particolarmente preoccupante.
Gli Stati Uniti, di fronte a questo scenario, hanno promesso un supporto rinnovato a Israele. L’Europa, al contrario, è in una posizione delicata, soprattutto con le risorse già stese nel sostenere l’Ucraina. La situazione in Medio Oriente potrebbe servire come monito per l’Europa riguardo ai rischi crescenti del terrorismo dai territori palestinesi.
Nel grande schema delle cose, la nuova alleanza tra Russia e Iran sta diventando un aspetto cruciale nella geopolitica globale, con le loro mosse nello scenario mediorientale che potrebbero ridefinire gli equilibri di potere non solo nella regione ma anche in Europa.