Human Rights Watch ha recentemente confermato che Israele ha utilizzato fosforo bianco, noto per le sue proprietà incendiarie, in operazioni militari condotte a Gaza e in Libano. Questo utilizzo è particolarmente preoccupante dato il potenziale danno ai civili in aree così densamente popolate.
Il fosforo bianco causa ustioni devastanti alle persone e può incendiare edifici e strutture. In particolare a Gaza, una delle aree più densamente popolate del mondo, l’uso di tale sostanza violerebbe le leggi internazionali che proteggono i civili in tempo di guerra. Le vittime delle armi al fosforo bianco possono soffrire non solo di ustioni immediate, ma anche di complicazioni a lungo termine, tra cui ustioni estese e trauma psicologico.
Nonostante la denuncia internazionale, le autorità israeliane non hanno commentato sull’utilizzo del fosforo bianco. La situazione mette in luce l’importanza delle normative internazionali, come il Protocollo III della Convenzione sulle Armi Convenzionali (non ratificato da Israele), che mira a limitare l’uso di armi incendiarie. Nel frattempo la sicurezza e il benessere dei civili rimangono al centro delle preoccupazioni di organizzazioni umanitarie e della società civile internazionale.