Oggi, a Milano, si terrà una manifestazione di solidarietà al popolo palestinese e di condanna dei crimini di guerra israeliani, proprio mentre le bombe israeliane cadono su Gaza uccidendo ad ora più di 700 bambini.
Il corteo prenderà il via alle ore 15 da Piazza Duca D’Aosta, di fronte alla Stazione Centrale. L’evento è organizzato per esprimere il sostegno alla lotta per la libertà del popolo palestinese e per denunciare le spietate politiche coloniali israeliane, che hanno inflitto sofferenze alla popolazione palestinese per oltre 75 anni.
Gli organizzatori, nel loro comunicato, sottolineano l’attuale drammatica situazione in Palestina, risultato diretto di decenni di oppressioni subite dai palestinesi. In particolare, si fa riferimento all’assedio israeliano che dura dal 2007 nella Striscia di Gaza, con conseguenze umanitarie catastrofiche, mentre la comunità internazionale sembra concentrarsi su altre questioni, come il conflitto ucraino.
Un tema rilevante affrontato dagli organizzatori è il doppio standard presente nella risposta della comunità internazionale. Mentre il diritto internazionale riconosce il diritto di un popolo oppresso a ribellarsi contro l’ingiustizia subita, tale diritto sembra essere negato al popolo palestinese, colonizzato da Israele da più di settant’anni. I palestinesi sono stati vittime di pulizia etnica, genocidio, apartheid, razzismo e crimini di guerra, e quando cercano di resistere, vengono accusati di “terrorismo”. Questo doppio standard è fortemente criticato dagli organizzatori.
L’attuale escalation di violenza in Palestina, con i bombardamenti israeliani sulla densamente popolata Striscia di Gaza, ha portato a centinaia di morti e migliaia di feriti, spesso tra donne e bambini. Nonostante la realtà sul campo, molti politici e media occidentali sembrano affrettarsi a etichettare gli eventi come “attacchi di Hamas” senza considerare il contesto storico e geopolitico. Gli organizzatori si chiedono come sia possibile schierarsi unilateralmente e violare il dovere di neutralità che i politici dovrebbero mantenere.
Un aspetto importante sottolineato nel comunicato è il cambiamento di posizione dell’Italia rispetto al passato. In passato, l’Italia è stata vista come amica dei Palestinesi e sostenitrice dei diritti dei popoli oppressi nel Mediterraneo. Oggi, invece, sembra schierarsi dalla parte degli oppressori coloniali israeliani, in contrasto con l’evoluzione geopolitica mondiale che vede il processo di decolonizzazione in atto in molte parti del mondo.
Gli organizzatori ritengono che in questo nuovo scenario geopolitico, l’Europa debba impegnarsi maggiormente per una pace giusta in Palestina e porre pressione su Israele affinché rispetti il diritto internazionale e le Risoluzioni dell’ONU. Politici europei, e italiani, devono adottare una diplomazia equilibrata che tenga conto di entrambe le parti coinvolte nel conflitto.
La manifestazione a Milano rappresenta un’occasione per esprimere solidarietà al popolo palestinese e per chiedere un impegno concreto da parte della comunità internazionale a favore di una pace giusta e duratura in Palestina. La lotta per la libertà e la dignità del popolo palestinese continua, e questa manifestazione è un passo importante nell’affermare che il mondo non può restare indifferente di fronte all’ingiustizia e alla sofferenza del popolo palestinese.