Lo stato israeliano tiene sotto assedio la striscia di Gaza da ben 16 anni, sommettendo la sua popolazione ad offensive periodiche. La risposta di Hamas del 7 ottobre ha svelato il vero obbiettivo dello Stato Sionista, ossia espellere ed uccidere quanti più palestinesi possibile configurando quello che si può definire solo con un termine: genocidio.
Da dieci giorni, infatti, Israele sta bombardando indiscriminatamente e intensamente Gaza, tagliando carburante, elettricità, acqua, cibo e forniture mediche. Se prima tutto ciò che era scontato e basilare veniva dato col contagocce, oggi è praticamente esaurito. Nonostante questo, i sostenitori di Israele quali Cerasa, Molinari, Mentana e non solo, giustificano il genocidio in corso affidandosi a vere e proprie menzogne.
Basti pensare a quante volte abbiano ripetuto che Israele si sia ritirata da Gaza (per lo stesso Diritto Internazionale la Striscia è territorio occupato) o abbiano diffuso fake news come quella dei bambini sgozzati e le donne stuprate smentite dagli stessi israeliani. Un servilismo intollerabile volto a sostenere il diritto alla difesa di uno Stato che ha superato ogni limite imposto dall’umanità.
L’apice è stato raggiunto due giorni fa quando, l’ospedale battista, è stato bombardato con al suo interno non solo feriti ma anche sfollati e rifugiati, parliamo di quasi 4000 persone. Le bombe israeliane hanno provocato più di 1500 morti migliaia di feriti. Di fronte a tutto questo, è nostro dovere manifestare, e far arrivare la nostra voce non solo al popolo palestinese ma anche e soprattutto al popolo italiano.
Sabato 21 ottobre alle 15:00 si scende in piazza a sostegno del popolo palestinese, composto per lo più da bambini e donne, che soffrono orami da troppo tempo. Si scende in piazza per dire basta ai bombardamenti sui civili e basta al servilismo dei media italiani che continuano a sostenere uno Stato unico responsabile di crimini contro l’umanità.