Alessandro Orsini, professore associato presso l’Università Luiss di Roma e noto per le sue opinioni critiche riguardo all’approccio occidentale alla guerra Russo-Ucraina ha preso posizione in maniera inequivocabile su ciò che sta succedendo a Gaza.
In un post dal titolo eloquente: “Dobbiamo tifare per Hamas o per Erdogan?”, Orsini prende di petto la questione e afferma: “Volete salvare la vita dei bambini a Gaza che Israele sta massacrando a migliaia? Le leggi della politica internazionale che regolano il Medio Oriente dicono che esiste soltanto un modo: Israele deve essere minacciato di subire un attacco decisivo da parte di Hezbollah o di Hamas o di uno Stato vicino, per esempio, la Turchia.”
Secondo Orsini: “Lo Stato d’Israele, come dimostra l’evidenza empirica, è lo Stato più violento e sanguinario del mondo. Conosce e capisce soltanto il linguaggio della forza.” Egli sostiene che, considerando la situazione attuale in Palestina, “eliminare Hezbollah e Hamas dalla scena politica in questo momento avrebbe, come conseguenza prevedibile ed empiricamente riscontrabile attraverso il metodo scientifico, il massacro del popolo palestinese peraltro già in corso.”
Orsini da un lato prende le distanze da Hamas, ma allo stesso tempo considera che senza una forza di deterrenza nei confronti di Israele, lo Stato ebraico non fermerà mai il massacro di bambini che sta compiendo.
Tifo affinché Hamas e Hezbollah minaccino di sferrare un attacco devastante contro Israele perché questo è l’unico modo di frenare il massacro che lo Stato d’Israele sta conducendo contro i bambini palestinesi. Essendo uno Stato orrendo e disumano per il massacro di bimbi che conduce, e dato che Biden non vuole una soluzione negoziata, lo Stato d’Israele impone a noi tutti una simile conclusione strategica.
Poi si scaglia contro le leadership di USA e UE: “Più Israele, grazie a Biden e Ursula von der Leyen, saprà che rimarrà impunito per il massacro dei bimbi palestinesi, maggiore sarà il numero di bambini palestinesi che massacrerà. Se i bimbi palestinesi non possono essere salvati con la diplomazia, che Biden e Ursula von der Leyen non vogliono, allora devono essere salvati con la minaccia di un’azione militare contro lo Stato d’Israele.”
Inoltre, il professor Orsini fa un parallelo con la situazione in Ucraina, notando la differenza tra l’approccio di Putin e Netanyahu alle soluzioni diplomatiche e scrive: “Questa è la stessa logica strategica che la Nato ha applicato alla Russia in Ucraina con la differenza che Putin voleva una soluzione diplomatica mentre Netanyahu la rifiuta.”